Palermo: 1877 pass per invalidi morti da tempo

I controlli all’ufficio H e all’Anagrafe di Palermo hanno avviato un’indagine volta a smascherare i furbi che usufruiscono dei privilegi del parente già morto da tempo
Pass per invalidi

Ancora un altro caso di falsi invalidi. Da un controllo incrociato sui dati in possesso dell’ufficio H, preposto a rilasciare i tagliandi gialli per gli invalidi, e l’Anagrafe municipale, risulta che a Palermo 1877 ultra-ottantenni continuano a circolare sulle corsie preferenziali, nonostante siano già morti. Un paradosso dovuto all’incomunicabilità tra i due uffici, nonostante le loro sedi si trovano entrambe a Palazzo delle Aquile.

All’ufficio Anagrafe il 44 per cento dei 7474 titolari dei pass H nati prima del 31 dicembre 1930, ovvero 3271 persone, risulta deceduto, mentre, secondo l’ufficio H, gli invalidi passati a miglior vita sono appena 1394. Ciò significa che 1877 tagliandi sono ancora in circolazione, probabilmente in possesso dei parenti dei defunti che continuano a utilizzarli per godere di alcuni privilegi al volante, quali parcheggi riservati, corsie preferenziali, strisce blu gratis e permesso di circolazione durante le giornate anti-smog. Dei 1877 pass, 797 sono stati appena rinnovati nel 2009, quindi quando probabilmente il reale titolare era già morto, e scadranno nel 2014. La polizia municipale sta indagando sul caso, e presto saranno smascherati i finti invalidi, grazie a un giro di vite che punta a scoprire eventuali autocertificazioni false per ottenere i rinnovi. Ma l’indagine a tappeto sarà lunga, anche perché gli ultra-ottantenni possessori dei tagliandi sono appena un ago nel pagliaio. In circolazione, infatti, vi sono oltre 29 mila talloncini gialli per i diversamente abili.

Il caso è venuto alla luce grazie ad alcuni controlli di routine effettuati dalla polizia municipale. «Facevamo una verifica sui posti auto riservati ai disabili», spiega l’ispettore Stefano Catania, «e ci siamo accorti che alcuni parcheggi erano riservati a titolari di contrassegni ormai morti. Così abbiamo avviato una verifica e abbiamo scoperto che Anagrafe e ufficio H non hanno gli stessi dati. È importante per noi avere il contatto diretto con il database dell’Anagrafe: molti nostri colleghi vedono dal cruscotto di un’auto parcheggiata un tagliando valido e non possono controllare se l’intestatario è vivo o morto».

*Scuola di Giornalismo Luiss

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