ROMA – Ha ragione il presidente della Sardegna Bonaccini, discutere di vacanze e turismo all’interno del Paese non è assolutamente una banalità.
Ma il passaporto sanitario per i vacanzieri in entrata in Sardegna invocato dal governatore Solinas era una sciocchezza.
Prima che una misura anti-costituzionale.
Passaporto sanitario? Sarà un questionario
E infatti oggi quella richiesta – rispedita al mittente senza indugi dal governo – si riduce a una, questa sì, banale procedura di controlli.
Un questionario al massimo, per ottenere qualche dato in più in vista di eventuali ondate di ritorno.
Il certificato o il passaporto sanitario si riduce a questo, sebbene Solinas insista nel voler trattare con il governo fino a dopodomani quando il governo ha già risposto inequivocabilmente no.
Solinas: “Trattiamo fino al 3 giugno con Roma”
“Se non dovesse raggiungere un’intesa con il Governo sul passaporto sanitario entro il 3 giugno, la Regione Sardegna è pronta ad attivare un altro sistema di controlli”.
Lo ha confermato il governatore Christian Solinas ad “Agorà” su Raitre.
“Tratteremo fino all’ultimo per un accordo, ma se non riusciremo a trovarlo, allora – ha spiegato – appronteremo un sistema più articolato.
Che prevede la registrazione dei passeggeri all’ingresso su una piattaforma e la compilazione di un questionario che serve a noi per avere contezza su dove concentrare i maggiori controlli”. (fonte Ansa)