MODENA – Una raffica di vento a 238 chilometri orari è stata registrata alle 6.31 al Passo della Croce Arcana sull’Appennino modenese. Lo riporta il sito www.emiliaromagnameteo.com. Le raffiche di vento che nelle prime ore della giornata hanno riguardato le zone montane della provincia di Modena hanno causato il ribaltamento di un camion contro un guard rail sulla strada che collega Riolunato e Pievepelago, all’altezza del ponte della Fola.
Fortunatamente il guard rail ha retto e ha impedito che il mezzo precipitasse nel fiume sottostante. Sono intervenuti i vigili del fuoco per riportare in sicurezza il camion. Il vento ha provocato anche la caduta di alcuni alberi a Zocca e la caduta di tegole da alcuni tetti di abitazioni a Pievepelago.
Per i prossimi giorni ci sarà un drastico cambiamento meteorologico dato da un notevole calo delle temperature: “aria gelida si getterà dall’Artico russo in direzione sud, coinvolgendo un’ampia fetta dell’Europa centro orientale e meridionale”, spiega il Meteo Giornale. “La differenza sostanziale rispetto al pregresso, – prosegue – è che stavolta si chiuderà la porta atlantica e il freddo avrà modo di penetrare sul Mediterraneo. L’Italia verrà pienamente coinvolta e le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a bassa o bassissima quota”.
Intanto per il 12 e 13 gennaio è atteso un miglioramento con tempo prevalentemente soleggiato al Nord e sul versante adriatico. Poi ci sara’ un cambio di scena: “Avremo – affermano i meteorologi del centro Epson Meteo – un generale ridimensionamento delle temperature che torneranno su valori più vicini alle medie stagionali per l’arrivo di una massa d’aria fredda dal nord Europa. Nel giro di qualche giorno potrebbe arrivare un ulteriore colpo di scena. A partire dal fine settimana, secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli, potremmo dover fare i conti con l’irruzione di una massa d’aria gelida, di origine artica continentale, in arrivo dall’ovest della Russia”.
“Questo nucleo di aria molto fredda invaderà dapprima la Penisola balcanica per poi dirigersi verso il nostro Paese. A partire da sabato, – precisano dal centro Epson – e in maniera più diffusa e sensibile all’inizio della prossima settimana, si potrebbe dunque verificare un crollo termico di notevoli dimensioni”. Intanto sulla durata del freddo gli esperti non si sbilanciano ma fanno sapere che in media l’irruzione fredda dovrebbe attestarsi “sui 3-4 giorni, dopodiché dovremo nuovamente affidarci alle dinamiche emisferiche per tracciare una nuova tendenza. Al momento – concludono – sembrano sussistere le condizioni per un vero e proprio cambio di marcia invernale, con ripetute occasioni per freddo e neve anche a cavallo tra fine gennaio e la prima decade di febbraio”.