Pastori sardi: indagato l’ex brigatista Deroma per gli scontri davanti alla Regione

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 08:16| Aggiornato il 20 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – L’ex militante della colonna sarda delle Brigate Rosse, Giuliano Deroma, di 55 anni, è indagato dalla Procura di Cagliari per aver partecipato, durante la manifestazione del Movimento pastori sardi, agli scontri tra allevatori e forze dell’ordine sotto il palazzo del Consiglio regionale, lo scorso 19 ottobre. I carabinieri hanno consegnato all’ex brigatista un avviso di conclusione indagini firmato dal pubblico ministero Daniele Caria dove compare il reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e una violazione alla legge sulla tutela dell’ordine pubblico.

Nel corso della manifestazione, sostiene l’accusa, Deroma avrebbe indossato un casco da motociclista senza ragione, solo per evitare di essere identificato. Contestando la resistenza in forma aggravata perché commessa da più di dieci persone, il Pm contesta anche il lancio di bottiglie e altri oggetti contundenti.

”Mai lanciato bottiglie o altri oggetti – si difende Deroma, confermando di aver ricevuto la notifica – Non ho neanche visto altri farlo. Si tratta di un’accusa ingiusta”. Notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari, ora il magistrato dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio di Deroma o l’archiviazione.

Assieme all’ex brigatista, risultano indagati anche due allevatori di Villamassargia e Nuraminis. La tipologia di reato formulata dalla Procura è la stessa che, il giorno della manifestazione, portò all’arresto di tre esponenti del Movimento pastori: Antonio Dettori, 23 anni di Bulzi, Alessio Fois, di 22 di Domusnovas, e Salvatore Michele Masala, di 57 di Nule. Rilasciati quasi subito, ora sono imputati davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari.