“Patenti facili”, blitz alla motorizzazione di Roma: sei arresti

ROMA – “Patenti facili” rilasciate agli stranieri: per questo nella prima mattina di lunedì 4 giugno i vigili urbani di Roma hanno fatto un blitz alla Motorizzazione civile della capitale.

Quattro pubblici ufficiali e due titolari di autoscuole sarebbero stati arrestati, secondo quanto scrive l’agenzia Ansa. Ci sarebbero anche 59 indagati e 100 patenti sequestrate.

L’inchiesta avrebbe scoperto “modalità illecite” attraverso cui alcune autoscuole facevano pagare agli stranieri dai 2mila ai 4mila euro per dare loro la licenza di guida.

L’inchiesta, partita nel gennaio 2011, dimostrerebbe, secondo quanto riporta l’Ansa, “che i pubblici ufficiali della Motorizzazione arrestati aiutavano durante gli esami gli stranieri che pagavano: suggerivano le risposte o addirittura compilavano loro i test”.

I sei arrestati sono accusati di corruzione ed induzione in errore del pubblico ufficiale per il rilascio delle patenti. Tra gli arrestati ci sarebbe anche il legale rappresentante di un consorzio cui fanno parte 40 autoscuole di Roma e provincia, in particolare del litorale (Anzio, Nettuno) e dei Castelli Romani.

A fare richiesta delle patenti ‘facili’ soprattutto cinesi, magrebini, egiziani, indiani, romeni, etiopi e moldavi. Anche se tra le persone denunciate risultano anche due italiani, che hanno deciso di utilizzare la ‘scorciatoia illecita’ dopo essere stati bocciati all’esame più volte. A far salire i prezzi era anche la velocità con cui si riusciva ad assicurare la patente al cliente: la media era di circa 20 giorni.

Lo scorso mese sempre la Polizia locale di Roma Capitale è stata impegnata in un’altra operazione per contrastare il giro di patenti ‘facili’: posti di blocco in diversi punti della città ed un semplice test di italiano on the road per scoprire se gli stranieri, in particolare cinesi, conoscessero la lingua italiana, prerogativa fondamentale per poter ottenere la patente di guida.

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