Paternò, omicidio-suicidio: uccide moglie e figli (4 e 6 anni) e si toglie la vita

Paternò, omicidio-suicidio: uccide moglie e figli (4 e 6 anni) e si toglie la vita
Paternò, omicidio-suicidio: uccide moglie e figli (4 e 6 anni) e si toglie la vita

PATERNO’ – Uccide la moglie, i due figli di quattro e sei anni e poi si toglie la vita. Omicidio-suicidio a Paternò, in provincia di Catania. A uccidere la moglie e i figli è stato Gianfranco Fallica, consulente finanziario di 32 anni. Tutto è avvenuto intorno alle 11,30 di domenica 9 dicembre.

I corpi della donna, Cinzia Palumbo, e dei bambini. Gabriele e Daniele, erano sul letto, quello dell’uomo a terra con una pistola accanto. A fare il tragico ritrovamento è stato il padre della donna, allarmato dal fatto che non si erano fatti sentire. Sul posto sono presenti militari dell’Arma del comando provinciale di Catania e della compagnia della cittadina siciliana.

Resta ancora oscuro il movente: non la gelosia né problemi economici. Restano in sospeso la depressione e un raptus di follia. In casa sarebbero stati trovati dei farmaci antidepressivi. Non è stato trovato alcun biglietto. I vicini di casa e gli amici lo definiscono “una ragazzo di sani principi”, aveva da poco trasferito la sua agenzia di consulente finanziario. La moglie, casalinga, dava una mano nel ristorante dei genitori, ‘Villa delle Muse’.

Secondo quanto si è appreso nell’appartamento, in via Libertà, è stata trovata una pistola che l’uomo deteneva regolarmente. Pistola che il 32enne avrebbe usato per uccidere la moglie e i loro due figli maschi.

“Depressione? Ma quale depressione. Gianfranco era una persona splendida, tutta dedita alla famiglia, un bravo ragazzo”. Per noi è stata una doccia fredda… Io l’ho saputo da Facebook…”. Queste le parole di Paolo Bruno, cugino di Gianfranco Fallica. Il cugino “non sa spiegarsi” le cause della tragedia ed “esclude un momento di depressione e cause economiche” alla base dell’omicidio-suicidio. “A settembre mi ha mandato un messaggio su WhatsApp dicendomi che stava trasferendo la sua agenzia. Era un ragazzo speciale, di sani principi”. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano, ed ha disposto l’autopsia.

La notizia della tragedia si è diffusa presto in paese. Dice il sindaco di Paternò, Nino Naso: “Conoscevo le vittime e conosco le loro famiglie, tutte persone perbene. E’ una tragedia inspiegabile. Tutto mi sarei aspettato oggi tranne apprendere di questa triste notizia. Una tragedia che sconvolge tutta la comunità – ha aggiunto il primo cittadino – mi chiedo cosa scatta nella mente per compiere un gesto del genere” .

 
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