Uccise la madre perché le aveva vietato pc e cellulare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2015 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
Vieta a figlia pc e cellulare: lei le spara alla testa

Vieta a figlia pc e cellulare: lei le spara alla testa

MELITO PORTO SALVO – Uccisa da sua figlia perché le aveva vietato di usare pc e cellulare. Un qualcosa che la ragazzina di 17 anni ha giudicato così “grave” da spingerla a sparare alla nuca di sua madre. E poi a tacere per mesi quello che aveva fatto.

La svolta sulla morte di Patrizia Crivellaro, infermiera di 44 anni uccisa in casa lo scorso 25 maggio arriva a quasi sei mesi di distanza dal delitto: sua figlia, una  studentessa di 17 anni è stata arrestata dai carabinieri a Melito Porto Salvo per l’omicidio.

Dopo il delitto i carabinieri sono riusciti a ricostruire l’accaduto con le responsabilità della ragazza. Un quadro sconfortante: madre e figlia litigavano spesso, è la tesi dell’accusa. E litigavano per l’andamento scolastico della giovane. Alla fine, dopo l’ennesimo litigio, la mamma, per punizione, avrebbe tolto alla figlia pc e telefono. E qui scatta quello che secondo i carabinieri è un delitto programmato e intenzionale. La ragazzina, insomma, avrebbe progettato e poi eseguito l’omicidio della madre. La minore è accusata di omicidio aggravato dai motivi abbietti e futili. La ragazza è stata portata in un istituto penitenziario minorile fuori dalla Calabria.

In un primo momento gli investigatori avevano anche ipotizzato che potesse trattarsi di suicidio. Successivi controlli, compresa la prova dello stub su tutte le persone collegabili alla scena del delitto hanno portato ad una nuova interpretazione dei fatti. Ora gli investigatori sono convinti che a sparare sia stata proprio la figlia dell’infermiera. La ragazza in quel momento era in casa e le prove sulla pistola avrebbero dimostrato che ha maneggiato quell’arma.

Patrizia Crivellaro non morì sul colpo: arrivò in ospedale dove i medici tentarono il possibile per salvarla. L’infermiera, però, morì poco dopo il ricovero: troppo estese le lesioni alla testa.