BOLZANO – La Corte d’appello di Bolzano ha ridotto da 18 a 10 anni la pena per Paul Oberkofler, di Lutago, in Alto Adige, che nel novembre 2012 aggredì nel sonno a martellate la moglie Brigitte Steger, di 44 anni, da allora in coma irreversibile. In primo grado Oberkofler era stato condannato a 16 anni per tentato omicidio della moglie e 2 anni per violenza privata nei confronti dei figli, chiusi nella cantinetta poco prima del delitto.
Oberkofler, informa Stol.it, è agli arresti domiciliari in un centro di recupero per tossicodipendenti a Verona .
I giudici della Corte dell’appello hanno accolto i risultati di una perizia psichiatrica e hanno riconosciuto a Paul Oberkofler la semi-infermità mentale. Inoltre hanno fatto cadere l’imputazione di violenza privata nei confronti dei figli.
Un nuovo processo, per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, aspetta Paul Oberkofler. Secondo l’accusa, prima della aggressione, ormai decisa a separarsi dal marito, Brigitte Steger aveva confidato ad alcune amiche in più occasioni di essere stata costretta dal marito più di una volta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.
Le motivazioni della nuova sentenza saranno disponibili tra tre mesi.
Secondo la perizia disposta dalla Corte, Paul Oberkofler, quando assalì la moglie, non sarebbe stato in pieno possesso delle sue facoltà mentali e la sua capacità di autodeterminarsi sarebbe stata sicuramente ridotta.
Il quotidiano Ato Adige riferisce che la perizia è stata condotta da
“un luminare germanico, il professor Henning Sass il quale è giunto alle stesse conclusioni del consulente della difesa e cioè il professor Haller le cui indicazioni, però, non vennero ritenute convincenti dal giudice di primo grado. […]
“Di fatto la donna è stata assassinata anche se tecnicamente, sotto il profilo processuale, Paul Johann Oberkofler è stato giudicato per tentato omicidio”.