Donne in pensione a 65 anni: brusca frenata della Lega

di Alessandro Avico
Pubblicato il 29 Giugno 2011 - 14:28| Aggiornato il 17 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

ROMA – Brusca frenata sull’innalzamento dell’età pensionabile delle lavoratrici private che dovrebbe arrivare a 65 anni. Quella di martedì è stata una lunga giornata caratterizzata prima dal vertice di maggioranza sulla manovra e poi da un preconsiglio dei ministri serale. L’intervento prospettato dal Tesoro per alzare dal 2012 la soglia di vecchiaia di un anno ogni due per arrivare rapidamente a quota 65 anni è stato però accantonato.

Un intervento infatti poco gradito alla Lega e ai sindacati e considerato praticabile dal ministero del Lavoro soltanto in una versione più morbida. Non a caso martedì dopo che avevano cominciato a circolare le prime bozze della manovra, il ministro Maurizio Sacconi si era affrettato a definire “completamente infondata” l’ipotesi di una rapido aumento dall’età pensionabile delle donne.

Una totale rinuncia all’intervento, ritenuta dal governo molto probabile, o il ricorso a un’innalzamento ancora più soft di quello ipotizzato dal ministero del Lavoro, le due opzioni sul tavolo della maggioranza.  La decisione sarà presa soltanto poco prima del Consiglio dei ministri di giovedì che sarà chiamato a varare la manovra.