Pensioni vittime leggi razziali e fascismo: nessun taglio nel decreto fiscale Pensioni vittime leggi razziali e fascismo: nessun taglio nel decreto fiscale

Pensioni vittime leggi razziali e fascismo: nessun taglio nel decreto fiscale

Pensioni vittime leggi razziali e fascismo: nessun taglio nel decreto fiscale
Pensioni vittime leggi razziali e fascismo: nessun taglio nel decreto fiscale

ROMA – Rassicurazioni dal Quirinale e dal Governo sono pervenute all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane riguardo al timore che il decreto fiscale prevedesse il taglio del fondo pensioni destinato alle vittime delle leggi razziste e ai perseguitati dal fascismo. Secondo gli aggiornamenti ricevuti e accolti con sollievo dall’Ucei – si legge in una nota ricevuta dall’ANSA – gli importi cancellati nel provvedimento fiscale fanno riferimento ad avanzi di bilancio derivanti dalla normale diminuzione del numero degli assistiti.

Tali importi vengono così rimessi a disposizione del bilancio generale dello Stato. L’Unione delle Comunità ebraiche italiane prende atto di tali opportune precisazioni e prosegue nel proprio impegno per semplificare la procedura prevista oggi dalla legge e per la risoluzione dei casi tuttora pendenti e in attesa di riconoscimento di benemerenza dai perseguitati. La giustizia nei confronti di coloro che ebbero a soffrire delle persecuzioni – si sottolinea nella nota – deve restare un cardine del nostro ordinamento e della nostra democrazia e il miglior modo di onorare una Memoria viva e consapevole.

In mattinata, dopo la prima nota di denuncia dell’Ucei rilanciate da La Stampa erano giunte le reazioni indignate dell’opposizione per lo scandalo di un risparmio di 50 milioni sulla pelle di cittadini perseguitati dal fascismo. “Smentiamo in modo categorico che sia stato tolto anche solo un euro dall’assegno per le vittime delle leggi razziali e per i perseguitati dal fascismo per motivi politici. E’ grave che un quotidiano nazionale come La Stampa, seguito da altri quotidiani, abbia pubblicato una fake news”, ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Laura Castelli, di M5S. 

Alla fine è giunta la nota definitiva del Mef che chiude il caso. “Nessuna riduzione delle pensioni di guerra, né dei vitalizi ai perseguitati politici e razziali. I titolari degli assegni non subiranno alcuna decurtazione. Quanto riportato da alcuni organi di stampa è pertanto privo di fondamento”. Il dl fiscale “ha operato un allineamento dello stanziamento in bilancio alla effettiva erogazione delle risorse in base ai diritti soggettivi degli interessati. Ma non sono state introdotte misure che limitano il beneficio o i requisiti di accesso”.

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