Peppina Fattori, la nonna sfrattata: “Ho scritto al Papa e non ha risposto”

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Peppina Fattori, la nonna sfrattata: “Ho scritto al Papa e non ha risposto”

ROMA – Peppina Fattori, la nonna sfrattata: “Ho scritto al Papa e non ha risposto”. L’anziana sfrattata dalla sua casa dopo il terremoto ha fatto appello alle istituzioni. Il Quirinale ha dichiarato di non aver mai ricevuto la lettera di Peppina, mentre la donna si sfoga sostenendo di aver scritto anche a Papa Francesco ma che nessuno le ha mai risposto.

Rachele Nenzi sul quotidiano Il Giornale scrive che la Fattori, 95 anni, ha perso la casa a causa del terremoto e aveva costruito una casetta di legno abusivamente e per questo è stata sfrattata:

“Ieri la anziana di 95 anni ha detto al Resto del Carlino di essersi rivolta alle “istituzioni” per ottenere un po’ di clemenenza e permetterle di morire in quella casetta che, seppur abusiva, non faceva del male a nessuno (costruita nel giardino della sua vecchia casa a San Martino di Fiastra). Il Quirinale, per bocca dell’ufficio stampa, fa sapere di non aver “mai ricevuto alcuna lettera né da alcuno dei suoi familiari”, ricordando che “sulla base di una lettera di un comitato locale, pervenuta due settimane fa dopo il provvedimento dell’autorità giudiziaria di sequestro dell’immobile, il Presidente della Repubblica è intervenuto chiedendo chiarimenti alle locali autorità, le quali hanno assunto le loro decisioni, in ambito giudiziario e amministrativo, nella responsabilità dei propri compiti”.

Eppure Peppina è stata chiara: avrebbe mandato una lettera anche al Papa, senza ricevere alcuna risposta. “Per me quella casetta di legno era la soluzione – ha detto l’anziana al Resto del Carlino -. Potevo star bene gli ultimi giorni della vita mia, lì dentro non era né caldo né freddo. Ho passato due mesi qui, a sudare e adesso sta arrivando il freddo. Ma il Signore perdonerà tutti. Se se lo meritano. Ci siamo appellati alle istituzioni, mia figlia ha scritto una bella lettera al Papa. Non ci ha risposto nessuno. Sono stata un po’ dimenticata dalle istituzioni”.

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