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Pericolo alga tossica in Puglia: le zone interessate e come comportarsi

redazione salute |16 Luglio 2024 14:52

Pericolo alga tossica in Puglia: le zone interessate e come comportarsi (foto ANSA) Blitz Quotidiano

Recenti rilevamenti effettuati dall’Arpa Puglia hanno evidenziato la presenza di concentrazioni elevate di alga tossica nelle acque di Torre Canne, nel comune di Fasano. Questa microalga, scientificamente conosciuta come Ostreopsis Ovata, rappresenta un serio rischio per la salute, soprattutto attraverso l‘inalazione di aerosol marino contaminato. Gli effetti possono includere faringite, tosse, difficoltà respiratorie, mal di testa, nausea, raffreddore, congiuntivite, dermatite e febbre. È essenziale adottare misure preventive per minimizzare i rischi associati a questa alga tossica.

L’Ostreopsis Ovata, alga tossica

L’Ostreopsis Ovata è una microalga che prospera nelle acque calde e temperate. La sua presenza è diventata una preoccupazione crescente lungo le coste pugliesi. La sua pericolosità risiede nella capacità di rilasciare tossine nell’aria attraverso l’aerosol marino, specialmente in condizioni di mare mosso o ventoso. Anche chi non entra in acqua può essere esposto al rischio, semplicemente respirando vicino alla zona contaminata. La sensibilizzazione sulla sua pericolosità è fondamentale, soprattutto per le persone con problemi respiratori preesistenti.

Zone maggiormente colpite

Zone maggiormente colpite (foto ANSA) Blitz Quotidiano

Oltre a Torre Canne, altre aree della Puglia hanno registrato la presenza di questa alga tossica. Bari, Bisceglie e Porto Badisco sono tra le località monitorate con attenzione. A Bisceglie, la situazione è critica, con una bandiera rossa che indica alti livelli di contaminazione. Porto Badisco, invece, è classificata a rischio moderato, mentre alcune zone come Lido Il Trullo a Bari hanno visto un miglioramento, passando da bandiera rossa ad arancione. È cruciale mantenersi informati attraverso il sito web di Arpa Puglia per aggiornamenti in tempo reale sulla situazione nelle diverse località.

Sintomi e misure preventive

L’inalazione delle tossine rilasciate dall’Ostreopsis Ovata può causare vari sintomi, che vanno dalla faringite alla febbre. È fondamentale riconoscere i segni di esposizione e agire prontamente. In caso di sintomi, la prima misura da adottare è allontanarsi dalla zona contaminata. Se i sintomi persistono, è consigliabile consultare un medico o recarsi al punto di primo soccorso più vicino. L’igiene personale è altrettanto importante: dopo il contatto con l’acqua contaminata, sciacquare abbondantemente la pelle con acqua di mare e non con acqua dolce, che potrebbe peggiorare l’irritazione.

Raccomandazioni per i bagnanti

L’Arpa Puglia ha fornito una serie di raccomandazioni per i bagnanti e per chi frequenta le spiagge. Si consiglia di evitare la balneazione e di non sostare sulle spiagge durante le giornate ventose o con forte risacca. È inoltre importante mantenere una certa distanza dall’acqua in queste condizioni per ridurre al minimo l’esposizione all’aerosol marino contaminato. Queste misure preventive sono essenziali per proteggere la salute pubblica, in particolare quella dei soggetti vulnerabili.

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