Perugia: detenuto inala gas da una bomboletta e muore

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 16:27 OLTRE 6 MESI FA

Un detenuto italiano di 23 anni è morto ieri sera nel carcere di Perugia dopo avere inalato del gas da una bomboletta che aveva per cucinare. Sono in corso accertamenti da parte della polizia penitenziaria e della questura che stanno valutando l’ipotesi di un incidente legato all’uso del gas stesso per stordirsi e quella del suicidio. Il detenuto stava scontando un cumulo di pena legato a diverse condanne per reati contro il patrimonio. Sarebbe dovuto uscire dal carcere nel 2018.

Quando ha inalato il gas il detenuto era solo in cella. E’ stato subito soccorso dal personale di sorveglianza ma è morto poco dopo. In carcere è quindi intervenuto anche il medico-legale. Il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha parlato in un comunicato di ”ennesimo suicidio”. Il segretario generale Donato Capece ha quindi spiegato che tutti i detenuti ”legittimamente” hanno le bombolette per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande ”come prevede il regolamento penitenziario”.

A suo avviso è però necessario ”rivedere la possibilità che continuino a mantenere questi oggetti nelle celle”. ”Ogni detenuto – si legge ancora nel comunicato – può disporre di queste bombolette di gas, che però spesso servono o come oggetto atto ad offendere contro i poliziotti o come veicolo suicidiario. Riteniamo che sia giunto il momento di rivedere il regolamento penitenziario, al fine di vietare l’ uso delle bombolette di gas, visto che l’amministrazione fornisce comunque il vitto a tutti i detenuti”. Il Sappe ha anche ricordato che nel carcere di Perugia il 31 dicembre scorso erano rinchiusi 519 detenuti a fronte di 352 posti letto.