Perugia: “Ha ucciso il padre, l’ha fatto a pezzi e ha sparso i resti”: la testa a Todi. Fermato il figlio

Avrebbe ucciso il padre, fatto a pezzi il cadavere e gettato via i resti: per questo Antonio Leandri, un insegnante di 50 anni, è stato fermato a Perugia. Il padre, Olinto Leandri, era sparito dal capoluogo umbro il 20 novembre e i suoi resti sono stati trovati sul Monte Tezio il 19 dicembre. I resti sono stati ritrovati in zone diverse dell’Umbria: la testa, ad esempio, è stata rinvenuta a Todi.

Il fermo è stato disposto nei confronti di Antonio Leandri per “gravissimi indizi” a suo carico. Lo ha sostenuto il sostituto procuratore di Perugia Claudio Cicchella, che coordina le indagini. Secondo quanto trapelato, l’omicidio sarebbe avvenuto negli ultimi giorni di novembre.

Il sostituto procuratore ha parlato di “vicenda complessa” dato il legame di sangue tra vittima e omicida e la presunta terribile dinamica dell’omicidio. Dell’ “ottantottenne ucciso sono stati infatti ritrovati, almeno fino ad ora solo dei resti. Un arto inferiore, uno superiore, un femore e parte della spina dorsale”. I ritrovamenti sono avvenuti in un recinto per addestramento di cani da cinghiale a Migiana di monte Tezio.

Il fermo di Antonio Leandri è arrivato al termine di un interrogatorio in procura a Perugia. L’uomo avrebbe fatto qualche ammissione riguardo gli avvenimenti. Secondo indiscrezioni, l’uomo avrebbe ucciso il padre colpendolo alla testa con un corpo contundente, arma che i militari stanno cercando.

Il presunto assassino è un docente di ginnastica. Non viveva con il padre, con cui pare avesse pochi rapporti. La madre era morta lo scorso anno alla fine di una lunga malattia. Era stato lui steso a denunciare la scomparsa del padre Olinto a metà dicembre scorso.

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