Uccide il rivale in amore con 20 coltellate. Omicidio passionale a Pesaro

Avevano perso la testa per la stessa donna ma lei gli ha preferito l’altro. Così, per farla pagare al suo rivale in amore, l’amante respinto ha citofonato alla coppia e quando lui è sceso lo ha aggredito con un coltello, colpendolo a morte. L’omicidio passionale si è consumato a Pesaro. La vittima è un uomo di 44 anni, Guido Volterri, originario di Marotta. L’assassino in un primo momento è fuggito, ma poco dopo è stato fermato dai Carabinieri e portato in caserma.

Il presunto omicida è un operaio pesarese di 30 anni, incensurato ma con qualche piccolo episodio di droga e ubriachezza alle spalle, che in queste ore viene sentito dagli investigatori. Rintracciato a nella sua abitazione, dove era tornato per farsi una doccia dopo aver gettato via gli abiti insanguinati, inizialmente non ha risposto alle domande dei carabinieri ma poi ha cominciato a parlare, raccontando i retroscena dell’omicidio passionale.

Al centro della tragedia c’è una relazione con una donna di 42 anni, una signora pesarese e madre di una bambina avuta da un precedente matrimonio, e da poco legata sentimentalmente a Volterri, di professione agente di commercio. L’omicida però non ha mai accettato la fine del rapporto con la donna e da settimane la pedinava e la tempestava di telefonate minacciose e sms.

Quando, in uno dei suoi pedinamenti, l’uomo ha capito che l’ex compagna e Volterri si trovavano insieme, a casa di lei, ha perso la testa. Prima le telefonate, i messaggi sul cellulare, poi l’appostamento sotto l’appartamento nel centro cittadino, per provare a far scendere il rivale citofonando. Volterri e la donna però non hanno risposto. L’operaio allora ha deciso di aspettare che l’uomo scendesse di sotto per riprendere l’auto per tornare a Marotta, dove risiede, e ha aggredito la vittima alle spalle, sferrando 20 fendenti e uccidendolo.

L’assassino poi è tornato a casa, dove i carabinieri della Compagnia e del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Pesaro l’hanno rintracciato poco dopo. A dare l’allarme era stato un passante, dopo aver visto il corpo di Volterri riverso a terra, fra il portone e la strada. L’arma del delitto è stata recuperata.

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