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Pesaro, primo maggio da ubriachi: sbaglia casa e suona in mutande alla vicina

di Alberto Francavilla |7 Maggio 2015 10:20

Pesaro, primo maggio da ubriachi: sbaglia casa e suona in mutande alla vicina (foto di repertorio Ansa)

PESARO – Durante il ponte del primo maggio ne sono successe di tutti i colori a Pesaro: leggendo il mattinale dei carabinieri, Emy Indini sul Messaggero ha passato il rassegna tutti gli episodi più curiosi avvenuti nella cittadina marchigiana. L’episodio più divertente è stato senza dubbio quello di un uomo che ha suonato alla porta della vicina in mutande, perché convinto che fosse casa sua.

Indini racconta le altre disavventure della provincia pesarese, quasi tutte dovute all’eccesso di alcol consumato dagli abitanti della zona: “lo studente di 17 anni che, all’una della notte tra domenica e lunedì, a Villa Fastiggi si era addormentato per terra, davanti al portone di casa. Con lui c’erano alcuni amici che hanno chiamato la madre. La donna, però, quando ha svegliato il figlio, è stata assalita con tale violenza da finire in ospedale. La peggio l’ha avuta il ragazzo che, tra i fumi dell’alcol, ha rotto il vetro del portone e di una finestra ferendosi alle mani.

A Montelabbate un marito tanto distratto quanto alticcio, invece, prima di uscire ha chiuso a chiave in casa la moglie rimasta “prigioniera” per tutta la sera. Verso mezzanotte, la donna, preoccupata, ha chiamato i carabinieri che, rintracciato l’uomo, lo hanno rimesso sulla retta via.

E ancora. Faceva un pisolino steso sul guardrail della banchina del porto dopo aver fatto una passeggiata scalzo e sotto la pioggia, un 25enne uscito da una festa. Erano le 21.30 del primo maggio. Notato dalla pattuglia, è stato svegliato e riconsegnato agli amici prima che finisse dritto in mare.

E sempre la sera del primo maggio, un 45enne ubriaco, è stato accompagnato a casa dai militari chiamati da alcuni genitori che assistevano a una partita di basket dei propri ragazzi a Soria. L’uomo, infatti, si era avvicinato al campo con fare molesto. Alla vista dei carabinieri ha urlato: «Ora vi stendo con la mossa del drago», ma è stato subito calmato”.

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