Pescara, cade nel tombino con il figlio di 19 mesi in braccio

Pescara, cade nel tombino con il figlio di 19 mesi in braccio
Ansa, foto di repertorio

PESCARA- Un uomo e suo figlio di 19 mesi sono caduti all’interno di un tombino situato vicino al laghetto, sul lato sud del parco d’Avalos di Pescara.

La disavventura ha provocato all’uomo delle ferite su gambe e braccia mentre il piccolo ha battuto il viso e si è graffiato. Il papà ha voluto raccontato al Centro quello che gli è accaduto nel pomeriggio di mercoledì 26 luglio:

“(…) l’uomo spiega di aver «messo il piede su un tombino» e di essere «franato giù con il bambino in braccio». Se fosse accaduto soltanto al piccolo «ora saremmo a parlare di una tragedia». L’uomo ha provato a segnalare il problema al custode, anche per far notare che «il tombino è rimasto scoperto, senza grata» nonostante che ci fossero «numerose famiglie ancora lì vicino», e gli è stato detto di «denunciare l’episodio ai carabinieri, come ho fatto»”.

“Ora è preoccupato perché «il tombino è rimasto aperto» e se la grata sarà soltanto «appoggiata», senza verificarne la stabilità, «qualcuno cadrà sicuramente, come sono caduto io». Essendo «un assiduo frequentatori del parco d’Avalos», insieme alla moglie, l’uomo sollecita «la manutenzione dei giochi, dei tombini, delle fontanelle, delle staccionate e la rimozione dei rami secchi». Lo ha già fatto più volte, dice, ma «nessuna richiesta è stata mai presa in considerazione. E stavolta si è quasi sfiorata la tragedia”.

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