CREMONA – Un petardo raccolto da terra lo rese cieco due anni fa, a soli 10 anni. Ora questo bambino di 12 anni, o meglio i suoi genitori, chiede un risarcimento milionario al Comune di Vellezzo Bellini, provincia di Pavia.
Secondo l’accusa il Comune non avrebbe pensato a ripulire le strade il giorno di Capodanno 2014, lasciando così a terra quel pericoloso petardo inesploso che il bambino raccolse e che accese. L’esplosione gli ferì gravemente le mani e il piccolo da allora non vede più. Scrive La Provincia Pavese:
A distanza di due anni da quel dramma la famiglia tira quindi in ballo l’amministrazione di Vellezzo Bellini, “colpevole” di non avere pulito le strade. In tribunale a Pavia è stata avviata la causa civile con al centro una richiesta di risarcimento di due milioni di euro, tra danni biologici e morali. Quell’incidente, secondo il ragionamento alla base della richiesta, ha cambiato la vita del bambino per sempre, costringendolo all’oscurità. Un danno perciò enorme. I genitori, per far valere la loro richiesta, si sono rivolti a un avvocato dello studio legale Di Benedetto, di Pordenone, mentre il Comune è rappresentato dall’avvocato Anna Marangoni.
La responsabilità dell’amministrazione comunale di Vellezzo, all’epoca guidata da un commissario, dovrà essere accertata, ma intanto il procedimento è già costato al Comune 49mila euro, che sono stati messi a bilancio proprio per far fronte alle spese legali. «Due anni fa non ero sindaco e quindi sto affrontando adesso questa vicenda drammatica e molto delicata – si limita a dire il primo cittadino Graziano Boriotti –. Il caso è seguito da un nostro legale, che valuterà i passi da compiere».