L’azienda dei call center non paga gli stipendi da mesi: in 7 mila sul lastrico

Pubblicato il 20 Gennaio 2010 - 14:44| Aggiornato il 21 Gennaio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Circa 7 mila dipendenti di Phonemedia non vedono lo stipendio da mesi: alcuni lavoratori, i più fortunati, dell’azienda che opera nel settore dei call center hanno incassato gli ultimi soldi (metà dello stipendio di settembre) a dicembre.

Tra l’altro si parla di metà stipendio, perché l’azienda ha (anzi aveva) l’abitudine di dividere il salario in due tranche. Una soluzione che non agevolava i lavoratori, quasi sempre alle prese con pagamenti e scadenze da rispettare.

Gli uffici sono chiusi da mesi, la produttività è totalmente bloccata. E i vertici dell’azienda sono scomparsi dalla circolazione, con tutti i loro debiti nei confronti dei dipendenti.

Phonemedia non ha mai dichiarato lo stato di crisi, non ha mai chiesto la cassa integrazione, non ha mai avviato le procedure della mobilità. Semplicemente, è diventata un’impresa “fantasma”.

E ora i lavoratori  si sono organizzati come meglio hanno potuto: quelli di Trino Vercellese hanno approntato un presidio molto “minimalista”, composto da una tenda (messa a disposizione dalla Protezione civile), una cucina da campo (offerta dalla pro loco), un bagno chimico.

I dipendenti piemontesi, almeno, hanno ancora la speranza di accedete ad un fondo messo a disposizione dalla Regione per tutti i lavoratori che abbiano un ritardo nei pagamenti di almeno tre mensilità. Per quelli che invece lavorano nelle altre sedi la questione è ancora più drammatica.

E lamentano di una sorta di “discriminazione” rispetto ai dipendenti di altre società: «A differenza della vertenza Agile-Eutelia – lamenta Roberto Croce della Cgil – la nostra situazione è ignorata dalle tv nazionali, malgrado si siano fatte manifestazioni davanti alle sedi Rai e Mediaset. Sembra che settemila famiglie sul lastrico non facciano notizia, ma questa è una bomba sociale pronta a esplodere».