PIACENZA – Risse tra adolescenti su appuntamento via social: la pericolosa moda che sta dilagando a Piacenza ha portato all’identificazione, da parte della polizia, di 63 giovani e al fermo di altri sei da parte dei carabinieri.
Il fenomeno è in aumento, tanto che il questore della città emiliana, Pietro Ostuni, ha lanciato un appello ai ragazzi: “Non inseguite i falsi miti della violenza, state attenti perché rischiate grosso con la legge”.
A preoccupare sono le violente risse tra adolescenti, definite per ora e luogo sui social network, che per ben tre sabati di fila si sono svolte in strada nel centro della città. Episodi che coinvolgono decine di giovani e giovanissimi e sui quali polizia e carabinieri hanno alzato l’attenzione.
Le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica degli incontri: un gruppo di circa dieci ragazzini organizza la rissa con decine di spettatori attraverso un appuntamento sui social nel quale si comunica la location prescelta e l’orario, trattando la rissa come uno spettacolo qualsiasi.
“La polizia postale sta scandagliando il web per risalire ai video, alle foto e ai profili che li hanno postati sui vari social. Tutto ciò che si fa in rete lascia traccia – sottolinea il questore piacentino -. Mi rivolgo anche a genitori e insegnanti: prestate attenzione ai nostri ragazzi, a cosa fanno e a cosa dicono, perché è fondamentale”.