ROMA – Un occhio alle vetrine e un altro a dove mettere i piedi: lo strabismo è quasi obbligato per chi attraversa una delle piazze più belle del mondo. I cumuli di escrementi di cavallo a piazza di Spagna a Roma hanno fatto vergognare pure il minisindaco del centro, Sabrina Alfonsi, che parla di immagini poco edificanti e annuncia un giro di vite sull’igiene.
Ma la soluzione è semplice ed esiste già: basterebbe mettere le mutande ai cavalli, così come stabilito nel 2005 in un accordo siglato da Campidoglio e sindacato dei vetturini. Non tutti però si sono adeguati all’obbligo: le ultime modifiche sono state varate due anni fa e oltre a stabilire le tariffe ordinavano microchip e visite mediche per gli animali. Più una mappa delle strade percorribili e punti sosta definiti.
Insomma, le misure ci sono, ma a due giorni dal Natale i turisti sono costretti a fare lo slalom tra i mucchi di pupù. Persino a via Condotti, la strada regina dello shopping, sembra di essere in un letamaio. Per questo il I Municipio annuncia di voler prendere misure urgenti e di voler cambiare gli itinerari delle botticelle, così sono chiamate le carrozze trainate dai cavalli. A chiedere una stretta sono proprio i negozianti.
Ma se le regole esistono già c’è solo da farle rispettare: tant’è che già si pensa ad un aumento dei controlli e un inasprimento delle multe. Per l’associazione di Piazza di Spagna non c’è molto di cui discutere e chiedono la linea dura: o il Comune esige il rispetto delle regole oppure renda le piazze-gioiello di Roma zona off limits per le botticelle.
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