Peluso, liquidazione da 3,6 milioni per 14 mesi: la crisi non tocca la finanza

ROMA – Piergiorgio Peluso è un ex manager di Fondiaria Sai. Si è dimesso dopo 14 mesi da direttore generale. E come liquidazione ha intascato tre milioni e seicentomila euro. Piergiorgio Peluso è il figlio del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, rappresentante di un governo che fatto della sobrietà (anche in termini di compensi) la sua cifra distintiva. Sia chiaro: il compenso del signor Peluso è assolutamente legittimo, perché questo prevede il suo contratto.

La vicenda di Peluso è stata ricordata da Massimo Gramellini sulla Stampa, perché è uno degli esempi concreti del paradosso della finanza. Quello di essere un mondo a parte, una galassia governata da un insieme di leggi e valori assolutamente “altri” rispetto al mondo dei comuni mortali. Rispetto anche al mondo della stessa politica, ricorda Gramellini: in fin dei conti persino la casta per eccellenza s’è fatta da parte in favore dei tecnici quando ha fallito. La crisi di oggi la dobbiamo in buona parte a questa finanza, che a occhio è rimasta la stessa del 2007, quella degli hedge fund, dei mutui fasulli…e dei compensi astronomici. La crisi della finanza ha portato la crisi dell’economia cosiddetta reale. Ovvero conseguenze, in termini di maggiori tasse, che sperimentiamo ogni giorno. A quanto pare però il mondo parallelo della finanza non si è minimamente adeguato con un registro di maggior sobrietà e certi compensi manageriali ce lo ricordano.

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