Parlamentare europeo per due legislature, dal 1989 al 1999, è stato anche senatore, eletto con il Psi, nel 1993 e nel 1994.
Carniti ha sostenuto l’accordo di San Valentino del 14 febbraio 1984 sulla scala mobile, in contrasto con la Cgil. Ciò portò ad una profonda spaccatura tra le confederazioni, che si manifestò nel referendum abrogativo del 1985, promosso dal Partito comunista italiano e sostenuto dalla Cgil. Dopo il referendum che confermò il del decreto uscito dall’intesa di San Valentino, Carniti lasciò la Cisl.
Appresa la notizia della sua morte, l’Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio per ricordarlo. Molti i messaggi di cordoglio dal mondo politico e sindacale. “È un momento di dolore e di lutto per la Cisl e per tutto il movimento sindacale italiano. Pierre è stato per i lavoratori un punto di riferimento, una guida morale e politica. Un sindacalista che ha segnato un’epoca. Lascia un vuoto enorme”, ha detto la segretaria della Cisl Annamaria Furlan.
“È morto un uomo giusto, un grande sindacalista sempre capace di innovare, un amico dei lavoratori, un fine intellettuale. A lui, pur nelle differenze, abbiamo guardato come a un punto di riferimento. Ci, mi, lascia un vuoto enorme”, ha commentato la leader della Cgil Susanna Camusso.