Pietrasanta (Lucca): assolto ex sindaco Massimo Mallegni

PETRASANTA (LUCCA) – L'ex sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni (Pdl) e' stato assolto dalle accuse di corruzione, voto di scambio e associazione a delinquere, mentre e' stato condannato ad un anno e tre mesi per mobbing sui vigili urbani, ma il reato e' caduto in prescrizione. E' quanto hanno deciso di giudici al termine del processo in Tribunale a Lucca a carico dell'ex sindaco e di altri politici e imprenditori della Versilia.

Per il reato di mobbing nei confronti dei vigili urbani e' stato condannato anche l'ex comandante della polizia municipale di Pietrasanta, Roberto Buratti: anche in questo caso tuttavia il reato e' caduto in prescrizione.

L'ex sindaco, insieme ad altre sette persone, furono arrestate nel gennaio del 2006. In manette finirono anche l'assessore all'urbanistica Alfredo Benedetti, il dirigente comunale Dante Galli ed altri imprenditori, compreso il padre di Massimo Mallegni, Mario.

La procura di Lucca aveva chiesto a loro carico condanne pesanti – 8 anni per Mario Mallegni e sei a suo figlio Massimo – per un presunto disegno criminale partito proprio con la candidatura di Massimo Mallegni alle elezioni comunali del 2000. Secondo gli inquirenti, una volta nominato sindaco, Mallegni avrebbe portato a termine i voleri del padre in una serie di operazioni immobiliari tese a favorire la sua famiglia e imprenditori amici, poi tutti coinvolti nel processo. Mallegni, aiutato dall'ex comandante dei vigili urbani, avrebbe inoltre minacciato e punito vigili che non seguivano il suo volere.

Al termine del lungo processo, tutti gli imputati sono andati assolti, tranne l'imprenditore lucchese Giuliano Baldini condannato a dieci mesi per corruzione, colpevole di aver pagato un viaggio ''premio'' a Mallegni a Venezia. ''Dedico la mia assoluzione a mio figlio Matteo che nel 2006 mi ha visto uscire di casa in manette'', ha detto l'ex sindaco al termine del processo.

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