ROMA – Pietrasanta (Versilia): tallio avvelena l’acqua, veleno delle vecchie miniere. Vietato bere dal rubinetto. C’è una sostanza altamente tossica che avvelena i pozzi di Pietrasanta, cittadina turistica della riviera versiliana in Toscana. Si chiama “tallio” (numero 81 nella tavola degli elementi), un metallo prezioso ma molto nocivo: a tal punto che il Comune sta allertando la popolazione, per le strade girano auto municipali con gli altoparlanti con l’avvertenza: non bevete l’acqua del rubinetto, non cucinate nemmeno, non lavatevi i denti con quell’acqua contaminata.
Questa l’emergenza attuale, che coinvolge anche i comuni limitrofi (Viareggio in testa) preoccupati che il tallio si insinui anche nei loro bacini d’acqua. Ma la genesi del problema data almeno due mesi, quando i ricercatori dell’Università di Pisa avevano riscontrato in una falda acquifera livelli 5 volte più alti del consentito di tallio (10,1 microgrammi per litro, quando in America oltre i 2 microgrammi la concentrazione diventa tossica.).
Tuttavia, che il metallo caro ad Agatha Christie (il tallio è il veleno utilizzato dall’assassino in “Un cavallo per la strega”) fosse un problema di salute avrebbe potuto essere divulgato prima. Secondo la Repubblica, che ha avuto accesso ai documenti, che l’acqua fosse avvelenata era noto, cioè certificato da rilevazioni, già dal 2011. La colpa dell’alta concentrazione è delle vecchie miniere di pirite abbandonate e mai del tutto bonificate in località Valdicastello. Inodore, decadimento rapido (pregiudicando la possibilità di essere rintracciato) il tallio radioattivo è considerato il veleno che ha ucciso Alexander Litvinenko, l’ex spia del Kgb. E’ anche tra i più noti veleni per topi.
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