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Pietro Genovese a processo l’8 luglio per la morte di Gaia e Camilla

ROMA – Il gip di Roma ha disposto il giudizio immediato per Pietro Genovese, il giovane che la notte tra il 20 e il 21 dicembre scorso ha investito ed ucciso due ragazze di 16 anni a mentre attraversavano Corso Francia.

Il processo è stato fissato per il prossimo 8 luglio davanti alla ottava sezione penale.

Il giovane è accusato di omicidio stradale plurimo. 

Il racconto dell’amico di Pietro Genovese.

“Quelle due ragazze sono sbucate all’ improvviso, correvano mano nella mano. Era impossibile evitarle. Pioveva, era buio, ma ricordo perfettamente cos’è successo: ho visto due sagome apparire dal nulla e poi il corpo di una di loro rimbalzare sopra il cofano”. A dirlo, intervistato dal Messaggero, è Davide A., 20 anni, studente di Economia dei Parioli, a bordo dell’auto guidata da Pietro Genovese.

“Eravamo appena andati via da una cena a casa di amici al Fleming – racconta sulla serata fatale – dove avevamo festeggiato il ritorno di un amico dall’ Erasmus. Avevamo bevuto qualche bicchiere di vino, niente di più. Era da poco passata la mezzanotte e avevamo imboccato Corso Francia per andare verso il Treebar al Flaminio”. “Pietro guidava – continua – io ero seduto accanto a lui e dietro di noi, sul sedile posteriore, c’ era un altro nostro amico che al momento dell’incidente però stava mandando un messaggio con il cellulare e dice di non aver visto nulla”. “Nessuno di noi era drogato o ubriaco”, spiega anche il giovane che sulla velocità sostenuta dall’auto aggiunge: “Non so, ma anche volendo non avremmo potuto correre. Su Corso Francia era appena scattato il semaforo verde e l’auto era ripartita da poco”. (Fonti: Ansa, Il Messaggero).

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