Pietro Maso, dal carcere alle nozze: si è sposato in gran segreto mesi fa

Pietro Maso in una vecchia foto

Il sacerdote che ha officiato il matrimonio giura che oggi Pietro Maso è una persona nuova. L’uomo che  qualche mese fa ha sposato in un cerimonia privatissima una ragazza di buona famiglia milanese, Stefania Occhipinti, è lo stesso che nel 1991, appena 20enne uccise i genitori. Le foto delle nozze  sono state pubblicate dal settimanale Chi. La coppia ha scelto il rito del matrimonio canonico, cioè solo religioso; alla cerimonia erano presenti il parroco che ha celebrato il matrimonio, due suore e don Guido Todeschini, guida spirituale dello sposo.

Non un omicidio qualunque il suo, ma una storia di cronaca tra le più note per chi ha buona memoria. La definizione di “delitto efferato” calza a pennello sulla vicenda avvenuta a Montecchio di Crosara, Verona. Maso, il 17 aprile ’91, uccise i genitori Antonio Maso e Maria Rosa Tessari a sprangate per poter ereditare i beni di famiglia e darsi così alla bella vita. Non un gesto impulsivo, ma premeditato a lungo: ci aveva già provato infatti, prima con un ordigno rudimentale poi tentando di investire la madre con l’auto. E se non fosse finito in galera Maso aveva anche in mente di uccidere le sue due sorelle, per poter essere erede unico.

Dall’aprile scorso Maso ha potuto usufruire di alcuni permessi premio, che gli hanno consentito di lavorare fuori dalla cella e di conoscere Stefania. Don Guido Todeschini, il suo padre spirituale, giura che “Pietro Maso è un’altra persona, è cambiato. Ha fatto un serio cammino di fede e conversione”. “Ai ragazzi che mi scrivono e mi raccontano che vogliono uccidere i genitori, dico di fermarsi, di ragionare, di ricucire i rapporti. Non ho potuto salvare me stesso, almeno ci provo con gli altri. Perché quando uscirò di qui, anche queste cose, forse, mi serviranno per iniziare una nuova vita”, questo scriveva Maso stesso circa due anni fa ai suoi “fan”.

In una delle sue libere uscite Maso era stato anche paparazzato con fotografo Fabrizio Corona, magari per un’esclusiva? Di certo ora la sua vita cambia, oltre al matrimonio dal marzo 2011 potrebbe ottenere la libertà totale, con alcune restrizioni: l’obbligo di firma, di residenza o il divieto di espatrio e allora potrà decidere di sposarsi in Comune e depositare ufficialmente gli atti del matrimonio.

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