Pietro Paolo Cossu, operatore 118 aggredito da turista in discoteca. "Spostati, mi rovini le vacanze" Pietro Paolo Cossu, operatore 118 aggredito da turista in discoteca. "Spostati, mi rovini le vacanze"

Pietro Paolo Cossu, operatore 118 aggredito da un turista in discoteca. “Spostati, mi rovini le vacanze”

Operatore del 118 aggredito da un turista davanti a una discoteca in Sardegna, mentre prestava soccorso ad un ragazzo.

Accade al Just Cavalli di Porto Cervo, uno dei locali più in voga della Costa Smeralda. Qui Pietro Paolo Cossu, operatore del 118, si era fermato a prestare soccorso ad un ragazzo che aveva perso i sensi. Per questo è stato malmenato da un turista. 

L’aggressione, come riporta il Corriere della Sera, è avvenuta intorno alle 5 del mattino. L’ambulanza si era posta dinanzi all’ingresso del locale per facilitare il soccorso. Ma un turista romano di 32 anni non ha gradito la scelta perché non riusciva ad entrare in discoteca.

L’uomo ha iniziato a protestare dalla sua autovettura: “Mi avete rotto i cog… Sgombrate, mi state rovinando la vacanza”. 

Quando però i sanitari gli hanno chiesto di pazientare, il 32enne è sceso dall’auto e ha reagito sferrando un pugno a uno di loro, per poi fuggire, rischiando tra l’altro di travolgere altri clienti.

Ad incassare l’immeritato pugno è stato appunto Pietro Paolo Cossu, 50 anni, che ha riportato una frattura scomposta del setto nasale, guaribile con 15 giorni.

La foto del volontario col volto tumefatto è stata pubblicata su Facebook dalla Protezione Civile Agosto Ottantanove.

Il turista è stato poi denunciato dai carabinieri di Porto Cervo per interruzione di pubblico servizio, lesioni e altri reati.

Il racconto di Pietro Paolo Cossu

Al Corriere della Sera l’operatore del 118 ha spiegato: “Ci hanno chiamato verso le 5, un ragazzo era fuori della discoteca, sembrava in coma etilico. Abbiamo iniziato a soccorrerlo”.

“È arrivata questa Mercedes gialla, cercava di infilarsi rischiando di investire anche il ragazzo a terra. Ho detto all’uomo che guidava: non c’è spazio, siamo in emergenza, ma finiamo subito. Lui gridava e a un tratto ha detto: “Mi avete rotto i coglion* Sgombrate, mi state rovinando la vacanza”.

“Ha aperto lo sportello e mi ha sferrato un pugno. Ho provato a proteggermi con le braccia, siamo scivolati per terra. Sono intervenuti i buttafuori e hanno evitato che finisse in zuffa”.

“Lui insultava: “Ti aspetto, non ti basta? Vieni che ti do il resto”. Io non ho reagito, sarei passato dalla ragione al torto”. (Fonte: Facebook, Corriere della Sera).

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