Pinerolo, Giovanni Bruno ucciso: rapina o esecuzione? Moglie: “Ho paura”

Pubblicato il 6 Giugno 2013 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA
Pinerolo, Giovanni Bruno ucciso: rapina o esecuzione? Moglie: "Ho paura"

Pinerolo, Giovanni Bruno ucciso: la moglie Manuela Griglio (Foto Ansa)

TORINO – “Ho paura per me e per i miei figli”. Manuela Griglio, 38 anni, è la moglie di Giovanni Bruno, l’uomo ucciso nel suo bar a Pinerolo, Torino, il 5 giugno. Il dubbio della donna sull’omicidio è che potrebbe non essersi trattato solo di un tentativo di rapina finito male, ma di una vera e propria esecuzione. I banditi che hanno aperto il fuoco contro Bruno il 5 giugno erano già andati al bar lo scorso marzo. Quel giorno i banditi trovarono Manuela, moglie di Giovanni, e la rinchiusero nel bagno. Il 5 giugno gli spari, i soldi che restano in cassa, e la morte di Giovanni Bruno.

Manuela, distrutta dal dolore, dice in lacrime nel giardino di casa sua: “Eravamo una famiglia felice, con tanti amici. Ora ho paura per i miei bimbi”. Proprio ieri Manuela aveva deciso di rincasare un po’ prima, con i suoi figli di 7 e 8 anni: “I bimbi volevano fermarsi ancora ma io ero stanca e ho preferito rincasare”.

Poche ore dopo,  non vedendo rincasare il marito, è tornata al bar-sala gioco di corso Torino dove ha fatto la tragica scoperta: “Quando ho visto quel corpo per terra, coperto da un telo, mai avrei pensato fosse lui…”. A farla piombare nell’incubo sono stati i carabinieri, che hanno avuto il difficile compito di informarla su quanto era accaduto: ”Mio marito non aveva nemici, lavorava dalla mattina alla sera e era sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno”, ricorda la donna.

Poi Manuela aggiunge: “Non riesco a capire perché sia andato incontro ai rapinatori. Dopo la prima rapina, ripeteva in continuazione che prima c’è la famiglia e che avevo fatto bene a consegnare il denaro ai rapinatori”. Le cose, questa volta, sono andate diversamente e ora Bruno non c’è più: ”Ho paura, ho tanta paura – ripete in continuazione la donna fra le lacrime -. Tutti sanno dove abito, temo che qualcuno possa fare del male ai miei bambini”.

Sentimenti confusi al dolore per l’improvvisa perdita, che ad un certo punto la spingono persino a definire ”strana” la rapina in cui il marito ha perso la vita. Per i carabinieri, invece, sembrano esserci pochi dubbi sul movente dei killer.

Alla donna non resta che chiedere giustizia: “Spero solo che si faccia giustizia, anche se purtroppo – conclude – il padre dei miei figli non tornerà più”.