GROSSETO – C’erano oggetti preziosi, eppure sono stati lasciati dov’erano. Dalla villa di Pino Daniele sono sparite due chitarre e del denaro. Niente di più. Un furto anomalo quello che alcuni ignoti ladri hanno fatto nella villa in Maremma del cantante scomparso domenica, lasciata incustodita dalla compagna Amanda che era a Roma e poi a Napoli per i funerali. Un furto osceno, perché colpisce gli affetti di Daniele nel momento più intimo e doloroso, quello del lutto. Soprattutto un furto anomalo. E’ vero che due cimeli di Daniele, due chitarre, potrebbero fare la gioia dei collezionisti e quindi la fortuna dei ladri, ma l’operazione lascia comunque qualche domanda inevasa. Come suggerisce Leonardo Del Gaudio sul Messaggero:
Qualcuno potrebbe […] aver avuto interesse ad introdursi nella dimora di Pino Daniele con l’obiettivo di acquisire informazioni, di ricavare particolari della vita privata del cantante nel tentativo di avere un’arma di ricatto o di pressione da usare nei confronti dei parenti e degli stretti congiunti del musicista. O nel semplice tentativo di sgomberare il campo da possibili punti oscuri, circa le ultime volontà dell’artista. Inevitabile […] alcune domande dirette: c’erano scritture private riconducibili al cantante? C’erano documenti che potevano rappresentare un problema per qualcuno? (Le immagini del funerale di Pino Daniele)