Pino Daniele: Fabiola Sciabbarasi-Amanda Bonini, guerra di donne. Ex: “Dica cosa sa”

Pino Daniele, la guerra delle donne. La ex Fabiola: "Amanda dica quello che sa"
Pino Daniele, la guerra delle donne. La ex Fabiola: “Amanda dica quello che sa”

ROMA – L’ultima compagna, Amanda, ha passato le ultime ore con Pino Daniele, in macchina, nel viaggio disperato verso Roma. La ex moglie, Fabiola Sciabbarasi, non nasconde l’amarezza e un certo risentimento: “Amanda, che era l’unica in macchina con Pino nell’ultimo viaggio, dica tutto quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli”. E la magistratura ha appena autorizzato l’autopsia, aprendo un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti proprio per poter chiarire ogni dubbio.

Lo chiama ancora “mio marito”, Fabiola Sciabbarrasi, lasciata da Pino Daniele proprio per amore di Amanda, una donna di cinquant’anni con cui viveva nell’ultimo periodo.

Il giornalista dell’Ansa la chiama al telefono mentre entra nella camera ardente per l’ultimo saluto a Pino Daniele, ma lei ha voglia di parlare, di rendere pubblici dubbi e risentimento. Fabiola è la seconda moglie del cantante morto d’infarto tra domenica e lunedì, è la madre di tre dei suoi cinque figli. Ed è certa che a guidare la macchina, a differenza da quanto riportato dai giornali, quella notte fosse Amanda, ultima compagna del cantautore. “Non ho rapporti con lei a causa di come è stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi. Non ci parliamo ma io andrò fino in fondo. Quella sera in casa c’erano anche i miei figli Sofia e Francesco e Cristina, l’altra figlia femmina di Pino. E’ stata lei a riaccompagnare a Roma i miei bambini, mentre la ‘signora’ portava in ospedale Pino. Ho letto sui giornali della gomma dell’auto bucata sull’Aurelia ma, non so, questa forse è un’invenzione”.

Si sono incontrate, le tre donne di Pino, proprio alla camera ardente. Dorina, la prima moglie e madre dei due figli maggiori, più defilata. Poi Fabiola e Amanda, e non dev’essere facile essere nei panni di quest’ultima, immaginiamo in preda ai sensi di colpa per aver seguito il desiderio di Pino che voleva a tutti i costi tornare a Roma dal suo cardiologo, nonostante i sintomi dell’infarto l’avessero colto in Maremma, a ore di distanza dalla capitale.

Fabiola però vuole sapere come sono andate le cose. Vuole l’autopsia. “Sono favorevole all’autopsia sul corpo di mio marito, se è un passaggio necessario a stabilire la verità sulla sua morte”.

“In un primo momento – spiega ancora all’Ansa – avevo rinunciato all’idea dell’autopsia per evitare un’ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti – continua – sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi”, conclude.

La magistratura sembra andarle incontro. La Procura di Roma indaga per omicidio colposo in relazione alla morte del cantautore. Il procedimento, al momento contro ignoti, è affidato al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e Marcello Monteleone che hanno disposto l’autopsia che verrà svolta dopo i funerali di Roma e Napoli.

L’indagine vuole accertare se la richiesta di andare a Roma, dopo essere stato colto da malore, sia arrivata effettivamente dallo stesso artista partenopeo. Secondo quanto accertato la sera del 4 gennaio la compagna di Daniele, Amanda Bonini, chiamò il 118 per chiedere l’intervento di una ambulanza. I medici, arrivati nella zona del casale dove viveva Daniele, contattarono di nuovo i familiari i quali comunicarono che si sarebbero recati con mezzi propri a Roma dal cardiologo di fiducia del cantante.

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