Pioltello, il macchinista: “Ho sentito il treno vibrare, ho azionato il freno ma era già fuori dai binari”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Gennaio 2018 - 17:01 OLTRE 6 MESI FA
Parla il macchinista del treno deragliato a Pioltello, in provincia di Milano

Il treno deragliato a Pioltello (Foto Ansa)

MILANO – Treno deragliato a Pioltello, parla il macchinista: “Quando ho sentito che il treno vibrava tanto, ho azionato subito il freno ma era già troppo tardi, era già fuori dai binari”: questo, in sostanza, il primo racconto fatto agli investigatori dal macchinista che guidava il convoglio Trenord deragliato la mattina di giovedì 25 gennaio a Pioltello, alle porte di Milano.

Il treno, secondo quanto risulterebbe da una telecamera di sorveglianza visionata nell’ambito delle indagini, avrebbe anche attraversato, quando parte dei vagoni era già fuori dai binari, la stazione di Pioltello lasciando una scia di scintille.

LA DINAMICA DELL’INCIDENTE – Il terzo vagone è stato il primo a deragliare. Ha abbattuto tre pali dopo essere uscito dall’asse e poi ha colpito anche un quarto palo, quello che, in sostanza, lo ha fermato. Ed è proprio sul terzo vagone che viaggiavano le tre vittime, Giuseppina Pirri (39 anni), Pierangela Tadini, (51 anni) e Ida Maddalena Milanesi (61 anni).

Gli inquirenti hanno individuato anche quello che hanno chiamato il “punto zero”, ossia il punto dove si è verificata la rottura del binario sopra una giuntura. E’ un pezzo di 23 centimetri saltato dalla rotaia. E’ a un chilometro circa di distanza dalla stazione di Pioltello. Da lì, stando alle indagini, partono i segni sui binari che testimoniano il deragliamento.

La motrice del treno era in coda e avrebbe continuato a spingere. Mentre sono deragliati subito il terzo e quarto vagone (i primi due e gli ultimi due no). Il macchinista la governava dal primo vagone. Il treno si è fermato circa un chilometro dopo la stazione di Pioltello.

I PRIMI INDAGATI – Intanto, per svolgere tutti gli accertamenti necessari nell’inchiesta sull’incidente, gli inquirenti nelle prossime ore iscriveranno, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana nel registro degli indagati. Non è escluso, allo stato, che siano necessarie anche altre iscrizioni tecniche come quelle di alcuni responsabili di Trenord. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti per disastro ferroviario colposo. 

Gli inquirenti hanno sequestrato la scatola nera del treno, i vagoni, l’intera area in cui è avvenuto il deragliamento e tutti i documenti che riguardano la manutenzione e i lavori su quel tratto di binari.