Pirati della strada, a Robecco del Naviglio (Milano) muore un ventiseienne. Altro incidente sull’autostrada: è caccia all’uomo

La vittima, Tiziano Basciu, in una foto presa dal suo profilo di Facebook

Tragedia nella notte a Robecco del Naviglio, nel milanese. Due pedoni sono stati investiti da un’automobile: uno è morto, l’altro è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Il pirata della strada è ancora ricercato. Sempre domenica notte, due motociclisti sono stati travolti da un’altra vettura sull’autostrada Milano-Bergamo. Il guidatore è fuggito inventandosi che la macchina gli era stata rubata ed è stato arrestato.

La vittima si chiama Tiziano Basciu, un ragazzo di 26 anni di Boffalora sopra Ticino, è stato investito e ucciso da un’auto pirata mentre stava passeggiando insieme a un amico dopo aver parcheggiato la sua auto in una strada vicino alla discoteca «Solozero», a Robecco del Naviglio.

I giovani, entrambi di 26 anni, sono stati travolti intorno all’1.30 mentre camminavano sul ciglio della statale 526. I due amici avevano parcheggiato la loro auto poco distante dal locale e si sono incamminati a piedi lungo il ciglio della strada. Ma una macchina li ha investiti alle spalle. Tiziano Basciu, di Boffalora sopra Ticino, è stato soccorso e trasportato all’ospedale Humanitas di Rozzano, ma è morto poco dopo: era arrivato in condizioni molto gravi e in stato di coma. Il coetaneo, P.D., ha riportato numerose ferite, tra cui un trauma cranico e uno facciale ed è ricoverato all’ospedale di Magenta, ma non appare per ora in pericolo di vita. “Se ha una coscienza si deve costituire, dimostri di averla”, le parole strazianti sono del padre della vittima, Nicolino Basciu, che ha rivolto un appello al pirata della strada ripreso da siti internet.

E’ stato invece bloccato l’uomo che aveva investito due persone in moto, poi aveva abbandonato la sua auto, ed era scappato a piedi infilandosi nella prima caserma dei carabinieri denunciando di essere stato sequestrato e rapinato della sua vettura. I due feriti, tra cui un fotografo al seguito del Giro di Italia, sono stati medicati in ospedale e dimessi con una prognosi di 30 giorni. In manette è finito un bergamasco di 41 anni residente a San Giovanni Bianco (Bergamo) con alcuni precedenti penali. Le accuse sono di omissione di soccorso, guida senza patente e assicurazione, lesioni, simulazione di reato e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.

Al volante della sua  Land Rover, nonostante avesse la patente sospesa da febbraio, domenica notte l’uomo era in autostrada tra Bergamo e Milano. Ad un certo punto ha urtato una moto ma è fuggito a piedi per i campi, abbandonando la vettura. Da controlli la Stradale ha scoperto che da mesi l’uomo aveva la patente sospesa per guida in stato di ebbrezza. I militari lo hanno arrestato.

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