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Pisa, senegalese offesa a scuola: “Non si è mai vista negra che prende 10”

di Daniela Lauria |18 Maggio 2015 13:02

Pisa, senegalese offesa a scuola: “Non si è mai vista negra che prende 10”

PISA – “Non si è mai vista una negra che prende 10 a Diritto”. Così c’è scritto sulla lettera anonima recapitata a casa di una studentessa senegalese di Pisa. L’ultima di altre 5 lettere, tutte dello stesso tenore. Per questo il papà, operaio di 56 anni e in Italia da 15, ha sporto denuncia. Prima però aveva provato a parlare conciliante con i compagni di scuola di sua figlia. Ma le sue parole sono rimaste inascoltate.

La giovane, 14 anni, è una delle migliori della sua classe e da circa un mese, dalla pubblicazione degli scrutini, è divenuta bersaglio di invidie, dispetti e offese razziste. Quaderni e libri strappati, ma soprattutto messaggi di disprezzo per il colore della sua pelle. Ne parla il quotidiano Il Tirreno:

 

“Sono andato in classe a parlare con i ragazzi – racconta il papà della studentessa – Nel mio discorso ho cercato di essere conciliante. “Per me siete tutti miei figli” ho detto. Nessuno si è scomposto. Era come se la storia riguardasse qualcun altro”. La studentessa da grande vorrebbe fare l’avvocato. Il profitto scolastico è ottimo e con i primi scrutini sono iniziati i problemi. “I miei voti sono abbastanza alti – spiega la 14enne – A Diritto ho il massimo perché è una materia che mi piace e mi trovo bene con la professoressa. Da un mese circa, in coincidenza con la pubblicazione degli scrutini, ho iniziato a ricevere le lettere anonime. In tutto sono state 6, di cui 4 scritte al computer e le ultime 2 a mano su un foglio a quadretti. Sono state consegnate in segreteria e anche ai carabinieri. Sinceramente non ho sospetti. È una situazione che mi fa stare male perché sapere che in classe c’è gente che pensa queste cose di me è davvero doloroso. Hanno anche scritto che non esiste che una negra possa diventare avvocato”.

Del caso si è parlato anche in una riunione del consiglio di istituto. Il corvo razzista ancora non è stato individuato. Nel frattempo l’accanimento sulla studentessa senegalese è andato oltre le offese scritte. Due libri di testo e un quadernone con gli esercizi sono stati strappati. Sempre da una mano che al momento resta anonima. L’ultima lettera si conclude con il solito tono di scherno. “La firmano avvocato con accanto il mio nome – aggiunge la ragazza – E poi se la prendono anche con l’insegnante di Diritto accusandola di favorirmi. Ma lei più volte ha detto che apprezza chi fa bene a prescindere dal colore della pelle”. Nella denuncia ai carabinieri il padre fa scrivere che quello che sta accadendo alla figlia sono evidenti atti discriminatori: “Diciamo che al 50 per cento è invidia e l’altro 50 razzismo, ma ora la devono smettere”.

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