Pistoia, “Lesioni psichiche sui bimbi dell’asilo Cip e Ciop”

Pubblicato il 6 Giugno 2011 - 20:55 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA, 6 GIU – Incubi, risvegli notturni, atteggiamenti aggressivi e, in alcuni casi, autolesionistici. Hanno lasciato profonde cicatrici i maltrattamenti subiti nell'asilo Cip & Ciop di Pistoia. Quindici bambini, sui diciotto sottoposti a perizia psichiatrica, manifestano sintomi post-traumatici da stress e gravi lesioni psichiche che rischiano di rendere ancora piu' difficile la posizione delle due maestre indagate.

All'accusa di maltrattamenti – la stessa con cui oggi il tribunale di Pinerolo, nel torinese, ha rinviato a giudizio tre maestre dell'asilo 'Nel Paese delle Meraviglie' – potrebbero infatti aggiungersi quelle di lesioni gravi e gravissime.

''Tanta sofferenza si poteva evitare, ci stiamo battendo per avere giustizia'', e' il grido di dolore di Ilaria Maggi, mamma di un bimbo che per 23 mesi ha subito le presunte angherie delle due maestre toscane, Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce.

Le atroci conseguenze sui bambini dei loro comportamenti sono state al centro dell'incidente probatorio che si e' svolto davanti al tribunale di Genova, dove il procedimento e' stato trasferito perche' uno dei bimbi ospiti dell'asilo e' figlio di un magistrato toscano.

Davanti al gup Roberto Fucigna, Susanna Mazzucchelli e Paolo Corneglia Ferraris hanno iniziato a illustrare i risultati della perizia da loro condotta sui bambini passati sotto 'le grinfie' delle due maestre, arrestate nel dicembre del 2009. In quindici di loro sono state riscontrate lesioni psichiche gravi, con esito superiore ai 40 giorni, mentre altri tre hanno subito maltrattamenti psicologici indotti da quanto hanno visto. E non e' escluso che nella prossima udienza, il 22 giugno, emergano anche casi di lesioni psichiche gravissime. ''Siamo noi che abbiamo portato in quell'asilo i nostri bambini'', non si da' pace Ilaria Maggi, presidente dell'associazione 'La via dei colori', fondata da alcuni genitori delle piccole vittime.

''Piano piano supereremo tutto – cerca di rincuorarsi la donna – e i nostri bimbi capiranno che si possono fidare di noi. In un anno e mezzo – prosegue – abbiamo imparato tante cose e quello che abbiamo appreso vogliamo metterlo a disposizione di chi dovesse trovarsi in un'analoga situazione''.

Come quella in cui si sono trovate le famiglie dei bambini che a Pinerolo frequentavano il Paese delle Meraviglie. Un altro luogo e un altro asilo, ma a quanto pare la stessa storia di angherie e di maltrattamenti sui bambini. Che rischiano di avere la vita segnata per sempre.