TORINO – Bolle di sapone con batteri: erano contenute nelle pistole giocattolo fabbricate in Cina ma vendute a due bambini di Torino, che sono stati ricoverati con febbre alta.
Dagli esami svolti dall’Istituto zooprofilattico di Torino è risultato che l’acqua saponata contiene una grande quantità di batteri patogeni.
Il pm Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiesta per violazione del codice del consumo. Le pistole sono state ritirate dal mercato.
I giocattoli erano stati acquistati in un negozio di una catena danese, dove ne sono stati trovati circa 1.000 pezzi. I batteri trovati nell’acqua saponata sono pseudomonas aeruginosa, staffilococcus epidermidis, spenotrophomonas maltophilia, acromobacter specie, acinobacter e acromobacter demitrificans.
Secondo il pm, che ha segnalato il caso al Ministero della Salute, esiste la possibilita’ di contagio microbiologico.
I carabinieri del Nas di Torino hanno deferito alla magistratura una persona. Si tratterebbe di un responsabile della sezione italiana della multinazionale produttrice del giocattolo. Il suo nome potrebbe essere presto iscritto nel registro degli indagati.
I militari hanno raccolto la denuncia dei genitori dei due bimbi e, dopo una serie di accertamenti, hanno messo sotto sequestro duemila esemplari del prodotto, di cui, in Italia, c’erano due punti vendita a Torino e uno a Milano. Si procede per la violazione del decreto legislativo 54 del 2001 sulla sicurezza dei giocattoli.
Ai primi di luglio i carabinieri del Nas di Genova avevano sequestrato a La Spezia, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, un carico di bolle di sapone provenienti dalla Cina. Il giocattolo (di una marca diversa rispetto a quello finito al centro dell’inchiesta torinese) conteneva un batterio resistente agli antibiotici.