ROMA – Più galera per i ladri d’appartamento e i rapinatori. I reati di furto in casa e rapina saranno puniti con più rigore, il Governo si prepara ad inasprire le pene con un emendamento alla riforma del processo penale. La linea dura, ne scrive Liana Milella su Repubblica dando conto delle notizie trapelate dal Ministero della Giustizia, prevede che i ladri d’appartamento dovranno scontare da 2 a 8 anni (oggi da 1 a 6), mentre i rapinatori si vedranno aumentare il minimo della pena da 3 a 4 anni di detenzione (il massimo rimane invariato a 10 anni).
Questa sarà la risposta politica alla clamorosa escalation di questi reati: in 10 anni il numero dei furti in casa è più che raddoppiato (+127%), praticamente una casa svaligiata ogni 2 minuti, calcola il Censis. L’obiettivo dell’aumento delle pene che ha in mente il ministro Andrea Orlando, oltre a fornire una prima rassicurazione alla popolazione spaventata, servirà a disinnescare il meccanismo degli sconti di pena per chi è condannato.
Gli aumenti di pena, come spiega Costa (vice di Orlando, ndr.), «sono soprattutto funzionali a interrompere la spirale degli sconti, dal bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, alla sospensione condizionale. Ma è ovvio che conta anche il segnale sia politico che concreto contro gli autori di furti e rapine». (Liana Milella, La Repubblica)
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