Planpicieux, ghiacciaio a rischio crollo. Il sindaco di Courmayeur: “Nessun pericolo per la popolazione”

Gli abitanti della Val Ferret all'incontro in municipio con il sindaco di Courmayeur (Aosta), Stefano Miserocchi
Gli abitanti della Val Ferret all’incontro in municipio con il sindaco di Courmayeur (Aosta), Stefano Miserocchi (foto Ansa)

ROMA – “Non c’è alcun ghiaccio che può cadere su Courmayeur, non sta cadendo il Monte Bianco, non c’è alcun pericolo per la popolazione siamo di fronte a un fenomeno glaciologico definito”. Lo ha ribadito oggi, mercoledì 25 settembre, il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, incontrando nella sala del municipio gli abitanti e gli esercenti della Val Ferret dopo l’allarme per la caduta del ghiacciaio Planpincieux. “Purtroppo – ha ammesso il primo cittadino – al momento non c’è un arco temporale predefinito, cioè non c’è la possibilità di definire quando finirà l’allerta”. 

Presumibilmente, ha poi spiegato il sindaco, entro venerdì sarà resa disponibile una “viabilità alternativa di accesso alla Val Ferret” tramite una pista sicura, riservata ai residenti e ai titolari di attività nella zona.

Attualmente la strada comunale di accesso alla valle è chiusa al transito, salvo tre finestre in cui il tratto è messo sotto osservazione da parte delle guide alpine.

Il ministro dell’ambiente: “E’ urgente un’azione forte”.

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, anche alla luce dell’allarme per il ghiacciaio del Monte Bianco, evidenzia “la necessità e l’urgenza di un’azione forte e coordinata per il clima, per scongiurare il verificarsi di eventi estremi e che rischiano di avere conseguenze drammatiche”. Il ministro richiama il nuovo rapporto dell’Ipcc che evidenzia fra le “altre e devastanti conseguenze, anche quella dello scioglimento dei ghiacciai”, di cui abbiamo “testimonianza diretta nel nostro Paese”.

Le parole degli esperti: “Nessun scenario apocalittico. Solo prevenzione”.

“Sul pericolo di crollo del ghiaccio Planpincieux la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Courmayeur hanno “scelto un atteggiamento precauzionale, ma questo non significa che si prevedono scenari apocalittici”. E’ quanto spiega all’Ansa Raffaele Rocco, coordinatore regionale del Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio e esperto nel settore delle emergenze idrogeologiche. “Nessun modello scientifico ci può dire oggi se e quando ci potrà essere questo distacco – aggiunge – possiamo solo prevedere quale sia l’area interessata nel caso in cui avvenga il crollo”.

 

Gestione cookie