Polizia: “Ci paghiamo l’addestramento da soli”

Polizia: "Ci paghiamo l'addestramento da soli"
Un poligono

ROMA – Molti poliziotti, come racconta in un servizio Tagadà su La7, sono costretti a pagarsi i corsi di addestramento. Ad Erba, in provincia di Como, racconta il responsabile, il 20% degli iscritti al poligono sono poliziotti.

“È l’unico modo – dice il rappresentante del Sap Massimiliano Pirola – che abbiamo per sparare e mantenere un livello minimo”. Pagarsi questi corsi non è un scelta, ma una necessità. Visto che, secondo gli accordi da ministro dell’Interno e i sindacati, i poliziotti possono godere solo di tre giorni di allenamento all’anno.

Inoltre, “abbiamo solo 1 poligono a Milano proprietà delle forze dell’ordine e i poliziotti dovrebbero sparare 60 colpi all’anno in situazioni di calma. Ma le situazioni di calma non esistono”.

È difficile immaginare, scrive Claudio Cartaldo su Il Giornale,

che una persona, per quanto professionale, sia in grado di sparare durante una irruzione in una casa o in un ristorante se si allena solo a sparare a sagome ferme in un comodo poligono. Servirebbero corsi di aggiornamento come quelli che mette a disposizione il poligono di Erba. Quello dove vanno molti poliziotti, ma a loro spese, al costo di 2-3mila euro all’anno.

“Non saremmo in grado – conclude Pirola – di affrontare un attentato in strada come quelli di Parigi. Senza contare che i nostri giubbotti anti-proiettile non trattengono i colpi dei kalshnikov”.

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