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Polizia penitenziaria: intossicati 150 allievi della scuola Cairo Montenotte (Savona)

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Polizia penitenziaria: intossicati 150 allievi della scuola Cairo Montenotte (Savona)

SAVONA – Oltre un centinaio di allievi della scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte (Savona) sono stati soccorsi martedì sera per i sintomi di una infezione gastrointestinale. Visto l’alto numero di malori i medici del servizio d’emergenza hanno allestito sul posto un punto di primo intervento. Per alcuni allievi si è reso necessario il ricovero. Sul posto anche l’Igiene Pubblica di Asl 2: l’ipotesi più probabile è quella di una intossicazione alimentare.

Come riporta La Stampa, alcuni allievi hanno iniziato ad avvertire nausea, vomito, tremore, formicolio agli arti. Poi con il passare delle ore ii casi sono cresciuti. In serata erano già una cinquantina, poi il numero è aumentato sino a cento e ora, secondo gli ultimi dati dell’Asl, è salito a 150. Una decina di pazienti sono stati trasportati all’ospedale di Cairo o al San Paolo. Uno solo è stato ricoverato, ma pare solo in seguito a una caduta. Gli altri allievi sono stati tutti trattati nella scuola penitenziaria dai medici inviati dal 118 che hanno istituito un presidio medico. Al lavoro ci sono anche i sanitari del servizio Igiene dell’Asl.

Dicono alla scuola penitenziaria:

“L’ipotesi più probabile pare sia quello di un focolaio di gastrointerite epidemica virale. Gli allievi, 252, che giungono da tutta Italia e soprattutto dalla Campania, sono arrivati domenica, dopo un lungo viaggio e con una grossa escursione termica. Poi ovviamente qui ci sono molte attività in comune, stanno insieme tutto il giorno e quindi è probabile che un focolaio, preso a Cairo o portato dietro, si sia sviluppato all’interno della struttura. Stiamo fornendo tutte le notizie ai famigliari che stanno prendendo d’assalto i nostri centralini, ma lanciamo un appello per tranquillizzarli e non fare dell’allarmismo. Dall’Asl abbiamo avuto indicazioni di tenere la mensa aperta, altro elemento che potrebbe confermare che non si tratta di intossicazione alimentare o legata all’acqua, servendo, ovviamente, una dieta leggera”.

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