Pomezia, preside abolisce il doppio menù M5s: niente dolce a scuola

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2014 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA
Pomezia, preside abolisce il doppio menù M5s: niente dolce a scuola

Pomezia, preside abolisce il doppio menù M5s: niente dolce a scuola

POMEZIA – Niente doppio menù per le scuole elementari di Pomezia. Il dirigente scolastico Marco Coluzzi ha abolito il menù più costoso comprensivo di dolce voluto dal sindaco del Movimento 5 stelle, Fabio Fucci. Una scelta, quella del doppio menù, che era stata criticata anche dai genitori rischiando di portare discriminazione tra i bimbi in mensa per una differenza di appena 40 centesimi tra un menu completo e quello senza dolce.

Moira Di Mario su Il Messaggero scrive:

“Ve le immaginate le facce dei bimbi senza dolce seduti a fianco dei compagni di banco più fortunati? Così, in tre scuole di Pomezia, 65mila abitanti alle porte di Roma, è stato il dirigente scolastico, Marco Coluzzi, a decidere un unico menù per tutti gli alunni – circa 250 – alla mensa della materna e delle due elementari dell’istituto comprensivo “Orazio”.

La decisione del dirigente scolastico è stata sostenuta dalle famiglie, che già classe per classe avevano deciso di organizzarsi e scegliere tutti lo stesso menù senza dolce:

“Coluzzi si è spinto oltre. Sul sito dell’istituto ha pubblicato il modulo di iscrizione alla mensa, cancellando l’opzione “menù completo” e aggiungendo accanto un secco e chiaro “No”.

Le famiglie che hanno scelto il menù ridotto per tutti i bimbi della stessa classe spiegano:

“«Per molti di noi non si tratta di una questione economica – dicono – 40 centesimi in più non sono una fortuna. Il problema piuttosto è non discriminare i bambini. Per tante famiglie monoreddito, con due o addirittura tre figli iscritti al tempo pieno, il menù completo sarebbe una spesa difficile da sostenere»”.

Insomma l’iniziativa del sindaco M5s, che era stata oggetto anche di un’interrogazione parlamentare, non è piaciuta a scuola e famiglie:

“Il sindaco Fucci aveva difeso con le unghie la posizione del suo esecutivo, replicando che in realtà il dessert non sarebbe stato servito a fine pasto, ma solo durante la merenda pomeridiana, offrendo così alle famiglie del menù ridotto la possibilità di portare da casa il dolcetto. Una tesi però smentita dal dirigente Coluzzi secondo il quale, invece, non esisterebbe alcuna pausa il pomeriggio. «Ma quale merenda – aggiungono i genitori – secondo il sindaco mio figlio a fine pranzo mette il dessert nello zaino e aspetta di mangiarlo nel pomeriggio?»”.