Pompei: “luci rosse” vicino al Santuario, arresti e denunce

Non proprio come la zona rossa di Amsterdam o Amburgo ma siamo lì: a Pompei era attivissimo un mercato del sesso facilmente accessibile e molto frequentato, a due passi dal Santuario della Madonna. Addirittura sette erano gli alberghi attrezzati per una “fornitura” no-stop di sesso a pagamento. Tra le tipologie di clienti appetite, il pellegrino evidentemente è fra quelle  più redditizie.

I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata (Napoli) hanno arrestato 10 persone (tre trasferite in carcere e sette agli arresti domiciliari) in esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura. Ad altre sette persone è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Sotto sequestro un appartamento e sette alberghi, tre dei quali a Pompei, a pochi passi dal Santuario pontificio. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione ed alla agevolazione della prostituzione. Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, i militari hanno scoperto l’esistenza della organizzazione e le attività del gruppo nel quale erano coinvolte prostitute italiane e straniere, gestori di alberghi nelle province di Napoli, Caserta ed Avellino e la proprietaria di 57 anni di un immobile messo a disposizione per il meretricio.

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