ROMA – L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci propone di ricorrere contro il decreto per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova senza chiedere la sospensiva dei lavori “per non bloccare in alcun modo la ricostruzione a Genova”. E’ quanto si apprende da fonti che confermano così l’ipotesi anticipata dal Messaggero e dal Sole 24 Ore. Le stesse fonti ricordano come l’ad abbia più volte dichiarato in questi mesi che la priorità fosse la città.
Giornata decisiva quindi per i lavori su ciò che resta di ponte Morandi e per scegliere chi ricostruirà il nuovo viadotto. Sabato 15 dicembre dovrebbe partire il montaggio del cantiere, ma la demolizione vera e propria non avverrà fino a quando la procura non darà il via libera al dissequestro del viadotto che potrebbe avvenire lunedì 17 dicembre al termine dell’udienza dell’incidente probatorio. La demolizione avverrà con esplosivo sul moncone est, quello che incombe sulle case, anche queste saranno abbattute, mentre sul moncone di ponente si interverrà con lo smontaggio.
A Palazzo Tursi, sede del Comune, il sindaco-commissario Marco Bucci sta tenendo incontri legati alla fase di negoziazione per la ricostruzione. Ha fissato appuntamenti con Salini-Impregilo-Fincantieri e con Comolai. Secondo indiscrezioni Bucci vorrebbe capire se esiste una possibilità di far collaborare i due gruppi. Se non ci sarà la scelta su chi ricostruirà il viadotto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana.