GENOVA – Autostrade nel mirino anche della magistratura per il crollo del Ponte Morandi a Genova. Nelle prossime ore la squadra di polizia giudiziaria che effettua le indagini su mandato della Procura potrebbero acquisire [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] la documentazione inerente al contratto di servizio che impegna Autostrade per la manutenzione del ponte.
Ad essere acquisiti saranno tutti i documenti progettuali e non che ineriscono alle autorizzazioni e manutenzioni effettuate sul Ponte Morandi. Intanto, rilievi fotografici e non si stanno svolgendo nel luogo del crollo per preservare le prove senza inficiare l‘opera dei soccorritori.
Che non sia stata una fatalità ma un errore umano a provocare il crollo è la convinzione del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, che oggi, 15 agosto, ha compiuto un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo, mentre un’altra inchiesta è stata aperta dal ministero delle Infrastrutture.
Da parte sua Autostrade per l’Italia si prepara a riunire un Consiglio di amministrazione straordinario che potrebbe riunirsi la prossima settimana, mentre i suoi tecnici stanno facendo verifiche sulla parte di ponte rimasta sospesa sulle abitazioni nella sponda ovest del Polcevera. La società dei Benetton si difende: “Il viadotto era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova (che fa parte di Autostrade, ndr) con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche” e anche attraverso “società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni”. L’esito ha sempre fornito “adeguate rassicurazioni”.