GENOVA – A causare il crollo del ponte Morandi a Genova sull’A10, potrebbero essere stati gli stralli ormai vecchi. Gli stralli, termine che arriva dalla marina, altro non sono che i cavi all’interno del cemento armato. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Ma quelli che reggevano i viadotti del ponte Morandi non erano cavi di acciaio bensì di cemento armato. Una innovazione introdotta negli anni 60 proprio dall’ingegner Morandi.
Il bando di gara della Società Autostrade era stato pubblicato il 3 maggio 2018. Procedura di gara “ristretta”, ovvero pochi concorrenti per selezionare più in fretta e abbreviare i tempi. L’opera da effettuare per un costo di poco superiore ai 20 milioni era “Interventi di retrofitting strutturale del viadotto Polcevera”. Ossia ponte Morandi, quello crollato a Genova poco prima di mezzogiorno di martedì. Guarda le foto del bando su Repubblica: http://genova.repubblica.it/cronaca/2018/08/15/foto/ponte_crollato_ecco_il_bando_per_i_lavori_di_sostituzione_dei_tiranti_ritenuti_la_causa_del_cedimento-204159941/1/?ref=RHPPTP-BL-I0-C12-P2-S1.12-T2#1
Ma è proprio sugli stralli che si concentra ora l’attenzione degli inquirenti che devono far luce sulla tragedia. Duecento metri di viadotto che si sono schiantati al suolo trascinandosi dietro alcune decine di autovetture e uccidendo almeno 35 persone. Duecento metri che avrebbero ceduto proprio a causa degli stralli. Ne sono convinti molti addetti ai lavori e anche chi opera all’interno di Autostrade anche se al momento nessuno se la sente di formalizzare ufficialmente delle ipotesi.
Ed emerge un retroscena riportato da Repubblica (http://genova.repubblica.it/cronaca/2018/08/15/news/genova_crollo_del_ponte_autostradale_nel_mirino_i_cavi_di_cemento_armato-204134246/?ref=RHPPTP-BL-I0-C12-P1-S1.12-T2) che per gli inquirenti potrebbe rivelarsi importante. Un paio di anni fa, dopo che alcuni di questi stralli erano stati “rivestiti” era stata discussa l’eventualità di una completa sostituzione. Un intervento che aveva un costo alto: 35 milioni di euro. L’operazione di sostituzione era stata rimandata poiché non si era ritenuto che ci fosse una situazione di pericolo.