GENOVA – Un progetto per la ricostruzione del Ponte Morandi, firmato Renzo Piano. E’ il regalo che l’archistar ha voluto fare alla città di Genova, colpita dalla tragedia del crollo costato la vita a 43 persone e la casa ad oltre 300 famiglie sfollate. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].
A dare il lieto annuncio è stato il governatore della Liguria, Giovanni Toti, al termine dell’incontro con l’architetto: “Renzo Piano si è offerto volontariamente – ha detto – da genovese competente nel campo, di regalare alla città un progetto per il rifacimento del ponte Morandi. Noi abbiamo accettato volentieri l’aiuto, qualche idea ce l’ha già proposta”.
Una “idea di ponte” che si è concretizzata nel plastico fatto trasportare stamani in Regione Liguria. Quando è crollato il viadotto Morandi “ero a Ginevra – ha detto Piano – e da allora non penso a altro”.
Il dramma del crollo è una cosa che non si può dimenticare, ha spiegato Renzo Piano “ma l’architettura fa questo: celebra e costruisce, la città costruisce cambiamenti e documenta. L’importante è non cadere nella retorica”. “Non credo ai tempi record per la ricostruzione – ha aggiunto – credo nei tempi giusti, bisogna fare presto ma non in fretta”.
L’area della Val Polcevera coinvolta, ha precisato, “è di grandissima importanza” anche se “sostanzialmente periferica. Ho lavorato sempre sul tema delle periferie, un’area di trasformazione, industriale e ferroviaria, un’area di straordinaria importanza per la città, Genova non può pensare di crescere né verso mare né verso monte, quindi l’area dove passava il ponte ha un grande valore urbanistico”. “Il tema – ha concluso – è trasformare le vecchie aree industriali in città, urbanizzarle”.