Ponte Morandi, sfollati preoccupati: tempi troppo stretti per la cessione degli immobili

Ponte Morandi, sfollati preoccupati: tempi troppo stretti per la cessione degli immobili (foto Ansa)
Ponte Morandi, sfollati preoccupati: tempi troppo stretti per la cessione degli immobili (foto Ansa)

GENOVA – Gli sfollati di ponte Morandi sono preoccupati per i tempi stretti, strettissimi, imposti per le pratiche di cessione degli immobili alla struttura commissariale, passaggio che deve concludersi entro il 20 dicembre. Oltre quella data, infatti, sarà necessario mettere in atto degli espropri che, in base alla legge di conversione del decreto Genova, prevedono una decurtazione del 10% degli indennizzi.

“I tempi sono strettissimi – si legge in un messaggio diffuso dal comitato – ed esistono problematiche non risolte relative sia al calcolo delle metrature degli appartamenti sia al mancato riconoscimento di una precisa categoria di inquilini, ovvero gli sfollati dimoranti in comodato d’uso gratuito non registrato, come aventi diritto alle indennità relative al Pris e all’accelerato sgombero”.

Da martedì i proprietari delle abitazioni sono stati contattati dai notai che stanno collaborando con la struttura commissariale per le pratiche di vendita, ma a poco più di nove giorni dalla scadenza prevista “si riscontrano ancora troppi scollamenti – concludono i comitati – e i notai non hanno ricevuto tutte le debite istruzioni per affrontare ogni possibile casistica”. Oltre alle problematiche sottolineate dal comitato di via Porro e via Del Campasso c’è quella di un altro comitato, quello dei proprietari non residenti, che sta valutando di non firmare i contratti di cessione degli appartamenti perché il parere dell’avvocatura di Stato individua il pagamento del Pris, 45 mila euro, agli inquilini e non ai proprietari stessi.

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