GENOVA – Andrea Fortunato e Daniela Timoneri sono due sfollati del crollo del ponte Morandi di Genova che il 17 settembre hanno coronato il loro sogno d’amore. Dalle macerie del crollo del 14 agosto, Andrea e Daniela si sono sposati nel santuario di Oregina, sulle alture della città. La loro casa si trova nella zona rossa ed è inaccessibile: si trova proprio in via Porro, a Genova.
Prima di entrare in chiesa, Andrea e Daniela spiegano all’Ansa di sentirsi un simbolo che la vita può andare avanti anche dopo la tragedia: “Ci sentiamo un simbolo perché la vita va avanti e speriamo che sia così anche per tutti gli altri sfollati e per i parenti delle vittime. Un segnale che, comunque, bisogna andare avanti, nonostante le tragedie che hanno colpito la nostra città e tutti noi”.7
Daniela, parlando della casa che non c’è più, si commuove e spiega: “Casa è essere insieme, per le mura domestiche poi si vedrà”. Al suo arrivo, davanti al santuario di Oregina, è spuntato il sole, anche se Andrea, prima del matrimonio, raccontava di un messaggio arrivato da una sua collega: “La pioggia di oggi sono lacrime di gioia per il vostro matrimonio che arrivano dal cielo. Noi vogliamo, in un certo senso, lasciare un segnale di riscatto, come coppia, per la nostra gente, per il nostro quartiere”.
Sullo sfondo rimane l’incertezza per il futuro: “Le parole sono belle, specialmente se arrivano al cuore – dice la mamma dello sposo – questo, però, è il momento di mettere vicino alle parole i fatti e anche con una certa urgenza. Essere sfollati, senzatetto, è un disagio per tutti e quindi vorrei dire a chi può fare più di noi di cercare di realizzare dal punto di vista pratico tutto quanto promesso perché così Genova si può rialzare anche meglio di prima”.