ROMA – Un uomo di 80 anni di Pordenone sta male. La moglie chiama il 112 ma l‘ambulanza sbaglia strada, arriva in ritardo e il paziente muore.
La colpa, a quanto pare, è dovuta ad una incomprensione nel fornire la localizzazione tra la centrale e il mezzo in servizio che si è recato allo stesso civico di una via vicina.
Arrivati sul posto in ritardo, i sanitari hanno provato a soccorrere l’uomo senza però riuscirci. L’anziano è deceduto per un infarto: se i medici fosse arrivati prima probabilmente ce l’avrebbe fatta.
Ora l’assessore alla Sanità della Regione Riccardo Riccardi vuole vederci chiaro. I parenti dell’uomo sono affranti ma non pensano ad azioni legali. La famiglia ha fatto intendere che “l’ambulanza è arrivata in tempi accettabili, anche rispetto ad altre chiamate in passato e che la condizione dell’uomo era apparsa subito critica alla moglie. Tuttavia se si poteva fare qualcosa con soccorsi più celeri è giusto che si sappia, anche perché cose del genere non si ripetano ad altri in futuro”.
Fonte: Il Friuli