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Portichetto di Luisago, allontanato dalla stazione ferroviaria perché nero: la denuncia della fidanzata

Georges è un ragazzo nero che sta per conseguire la seconda laurea in medicina. Il ragazzo aspetta il treno seduto su una panchina della stazione ferroviaria di Portichetto di Luisago in provincia di Como quando viene cacciato senza motivo. A denunciare l’accaduto su Facebook è la sua fidanzata. 

Portichetto di Luisago, Georges allontanato dalla stazione ferroviaria perché nero

Fabiana Del Giudice racconta su Facebook quello che è accaduto suo fidanzato. La ragazza ne è stata testimone diretta: senza motivo apparente, Georges è stato allontanato dalla stazione ferroviaria di Portichetto, frazione del comune di Luisago. L’unico “fattore” che rende Georges differente da chiunque altro agli occhi del vigilante che lo ha mandato via è il colore della pelle.

Portichetto di Luisago, Georges vive in Italia da 13 anni

Scrive Fabiana che Georges doveva prendere il treno per motivi urgenti, delicati e personali per andare a Milano.

Lui vive in Italia da 13 anni ed ha una cultura superiore, e di molto, alla media dei cittadini del nostro paese. La dimostrazione arriva anche dalla seconda laurea in Medicina che sta per conseguire. Nel suo zaino, il giorno che è stato cacciato aveva all’interno un libro di pediatria e uno di cardiologia.

Lei che di professione fa la logopedista, sta parlando al telefonino in attesa dell’arrivo del treno e assiste a Georges viene mandato via. Questo il suo racconto su Fb:

“Sento aprirsi la porta della sala della stazione e…. ‘Tu! FUORI IMMEDIATAMENTE DA QUI’
PERCHÉ’? Sto aspettando il treno!’ ‘Te ne devi andare fuori punto e basta’. ‘Ma…”Ancora? Esci! O chiamo i Carabinieri’. ‘Per favore. Li chiami pure'”.

“A quel punto io mi spavento molto e prego Georges di non controbattere perché quel signore urlava in un modo impressionante. Georges mi dà retta. Torna a casa, quasi come se nulla fosse accaduto. Non è la prima volta che mi succede e non sarà l’ultima. Ma non posso fare nulla perché eravamo solo io e lui e perché alla fine… cosa risolvi?>”

“No caro Georges! Io non ci sto a questa umiliazione gratuita solo per partito preso anzi , per COLORE preso. Nel 2021 siamo arrivati al 5G , esiste una specie di taxi spaziale , sono riusciti ad intercettare il DNA di un dinosauro …. ma un NERO seduto sulla panchina ad aspettare è ancora preistoria?!”

Fabiana decide di rivolgendosi al vigilante:

“Caro vigilante… qualunque sia la tua età , ti auguro di non ritrovarti mai a doverti sentire umiliato (o un tuo figlio) perché sei bianco, seduto su una panchina, con un biglietto, ad aspettare un treno…”.

 

 

 

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